23 Aprile 2024

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Acate. “Cestobarocco”. Nota del sindaco Francesco Raffo

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Redazione Due, Acate (Rg), 18 marzo 2017.-  Il Commissario della Provincia di Ragusa, dott. Dario Caltabellotta, ha invitato il sindaco di Acate, prof. Francesco Raffo, all’incontro sul tema:“Il Cestobarocco”. “L’Unesco nel 2010- ha sottolineato il prof Raffo- ha dichiarato la Dieta Mediterranea “Eccellenza mondiale”. Da ciò la proposta di istituire la “Comunità della Dieta Mediterranea”, dove il cibo ha una posizione privilegiata e può fare da traino alla valorizzazione di tutte le eccellenze territoriali. L’obiettivo è quello di superare i  confini geografici e presentare al mondo, soprattutto ai Paesi emergenti, una proposta culturale ed enogastronomica assolutamente nuova e  appetibile”. “La “provocazione” del Commissario, che rispolvera il progetto dell’Unesco del “Cestobarocco” e introduce il concetto di Comunità del cibo, sulla scia dell’Expo di Milano- continua il Sindaco di Acate- vuole essere una chiamata alle armi di tutti per mettere in cantina la cultura del lamento, uscire dalla terrificante insularità, creare i presupposti per una vera valorizzazione del territorio e farne polo di attrazione di variegate schiere di turisti. Il singolo imprenditore o il singolo marchio ormai è superato. Forse è superato anche il Cestobarocco, se non altro perché circoscritto ad una esigua area geografica. La crisi economica, l’aumento esponenziale della disoccupazione, la caduta dell’export della Sicilia ci impongono di volare alto e di elaborare nuovi modelli di sviluppo. Viviamo nella società de “l’Homo videns” e della globalizzazione, in perenne evoluzione. Dobbiamo rivolgere la nostra attenzione anche alle Nazioni emergenti, quali Cina, Giappone e, soprattutto, la Russia, molto interessati alla Sicilia, per la sua posizione strategica e per le sue incommensurabili bellezze. Certo, c’è molta strada da fare. Si può parlare di Turismo se c’è una cultura del turismo. E anche una classe imprenditoriale disponibile a cimentarsi  con le sfide del libero e, a volte, controverso mercato globale. Per questo tutti dobbiamo dare il nostro contributo, specialmente quelli che viviamo “la frontiera”. Ho notato parecchi assenti…Non importa. Abbiamo tanti gioielli nei forzieri, sta a noi presentarli come meritano nel palcoscenico mondiale. E’ una sfida soprattutto culturale, per sconfiggere il solito lamento del Sud e la facile critica demolitoria. Pochi giorni fa mi sono trovato fra le mani l’Iliade di Vincenzo Monti, che ha fatto di una semplice traduzione un capolavoro. Ebbene, alcuni invidiosi detrattori gli affibbiarono l’epiteto di “traduttor dei traduttor d’Omero”, per il fatto che ha tradotto dal latino e non dall’originale  greco, che non conosceva. Io conosco benino il latino, quasi per niente il greco. Mi sono salvato lo stesso. L’Iliade del Monti rimane un capolavoro della Letteratura italiana. Io preferisco seguire le orme del Monti, alla faccia dei detrattori di tutti i tempi. La Sicilia ha bisogno di coraggio e intelligenza, che non mancano. Bisogna solo crederci e fare sistema, lavorare sodo, seguendo le orme o le ”provocazioni” di un Commissario, che ci invita a guardare lontano per valorizzare il “vicino” e far ripartire l’Economia. Non c’è alternativa per creare occupazione, migliorare le esportazioni, attrarre turisti, risollevare i Comuni allo sbando”.

L’Amministrazione Comunale

 

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