19 Aprile 2024

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Acate. Nota del Movimento 5 Stelle. Riceviamo e pubblichiamo.

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Redazione Due, Acate (Rg), 26 febbraio 2018.- Questi ultimi giorni di febbraio coincidono con gli ultimi giorni di campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento. Fra una settimana, infatti, saremo chiamati a votare e – indirettamente – scegliere anche il Governo dei prossimi anni.
Sappiamo bene che la tentazione di restare a casa e mandare a quel paese i politici tutti, è forte. Non votare, però, significa lasciare ogni cosa com’è. Che a governare sia il PD o Forza Italia o la Lega Nord, non fa nessuna differenza: il giorno dopo si alleano e si spartiscono tutto quello che c’è da spartire, esattamente come hanno fatto in questa legislatura durata fin troppo tempo. Esattamente come fanno in ogni posto dove governa questa gente. Esattamente come hanno fatto ad Acate. Ricordiamo tutti che il sindaco Raffo era appoggiato dal PD, eppure i consiglieri di maggioranza erano quasi tutti berlusconiani! Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico ad avere rispettato il volere dei cittadini. Da gruppo di opposizione abbiamo dimostrato ferrea coerenza e coesione inossidabile. Con queste credenziali ci prepariamo ad amministrare la nostra Città, con l’obiettivo di ripristinare la normalità in un Comune totalmente allo sbando.
Come a Roma, anche ad Acate, se vogliamo veramente voltare pagina e dare un futuro alla nostra comunità, dobbiamo guardare in faccia la realtà delle cose e delle persone. E la realtà è chiarissima. Il sindaco Raffo, consapevole del suo tragico fallimento, non ha il coraggio di sottoporsi al giudizio del popolo e, pertanto, ha già designato il suo successore. L’altro schieramento ci porta dalla tragedia alla commedia: si prepara, infatti, l’opera dei pupi. I fili sono pronti e tesi. Il puparo, in crisi di astinenza, se la ride sotto i baffi. E i pupi, ci sorprenderanno o svenderanno la loro dignità? Ai sentieri stretti e tortuosi noi preferiamo le strade chiare e dritte. Lontani dai compromessi e dagli indicibili accordi. Quattro mesi ancora, e manderemo in soffitta il passato.

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