Aiello chiude il mercato? Bugia…il mercato lo chiudono altri con la consapevolezza di farlo.
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Vittoria. 18/10/2017
Il candidato di Articolo Uno alle regionali del 5 novembre prossimo, Ciccio Aiello, nonostante il suo impegno straordinario in una campagna elettorale fatta di provocazioni, minacce, ritorsioni, danneggiamenti (per ben due volte sono stati distrutti i suoi manifesti elettorali) decide di fermarsi qualche minuto per rispondere ad alcune nostre domande. Ma prima di riportare la breve intervista che ci ha rilasciato, per onore di cronaca, è opportuno chiarire un argomento che rimane il fulcro della questione, considerato che sono in tanti a speculare. L’inchiesta denominata Exit Poll, ancora in corso, ed è per questo, e per un profondo rispetto nei confronti dei magistrati tutti che non intendiamo parlare di altri, ha stabilito, senza timore che qualcuno possa millantare di conoscere verità diverse rispetto a quelle emerse, vede Aiello, “fuori” da tutto. Lo hanno detto, ridetto, scritto e ribadito, tutti i giudici impegnati prima e dopo, nell’inchiesta che ancora oggi vede coinvolte altre persone. Inoltre, il parlamentare del PD, Davide Mattiello, dopo la sua missione in Sicilia, in quanto componente della Commissione Antimafia, dichiara che queste elezioni saranno il banco di prova dell’applicazione del nuovo articolo del Codice penale 416 ter, che anticipa la consumazione del reato di voto di scambio al momento delle promesse. Dichiarazioni queste, che insieme alle altre che fanno temere che la criminalità organizzata, ancora una volta, possa mettere le mani sul voto, fanno accapponare la pelle.
Ciò detto, in qualità di cronisti, riportiamo le dichiarazioni di tutti, anche se, in alcune esternazioni non ci riconosciamo, soprattutto quando ad essere attaccati sono i magistrati e le forze dell’ordine.
L’onorevole Aiello, stando a quanto ci ha dichiarato, avrebbe ricevuto una confidenza e non un pettegolezzo, con cui avrebbe appreso che il mercato ortofrutticolo di contrada Fanello a Vittoria, avrebbe le ore contate, e siccome la notizia arriva probabilmente anche dagli enti preposti al rilascio delle concessioni e autorizzazioni, siamo molto preoccupati.
<Il mercato di Vittoria, è innegabile, è una delle mie creature, e per questa struttura mi sono sempre battuto, anche se non sempre le mie battaglie non sono state comprese, anzi, sono state interpretate, probabilmente anche a causa della malafede di chi fornisce notizie, in maniera esattamente contraria rispetto a quelle che sono state, sono e saranno sempre, le mie intenzioni sulla struttura mercantile più importante del Merdione d’Italia. Sono in tanti infatti, che hanno ipotizzato e sponsorizzato, anche e soprattutto in campagna elettorale, la mia intenzione di chiudere il mercato, in senso di rivalsa nei confronti di chi non mi ha dato il suo consenso. Bene, adesso io dico che c’è in programma, l’apertura di un mercato privato nella vicina città di Acate, con la volontà di abbandonare un mercato, quello di Vittoria, che, vuoi per regolamenti non adeguati, vuoi per una gestione discutibile, già da anni, vive una crisi che ha messo in ginocchio l’economia dei produttori ed ha consentito a pochi di continuare a realizzare utili straordinari a scapito di molti. Io ritengo che tutta la città debba riflettere su quanto potrebbe accadere da un momento all’altro e dovrebbe intervenire per impedire un “esproprio mortale” per Vittoria e per i vittoriesi>.
Una vera e propria deflagrazione che giunge in un momento in cui in città si registra, un clima estremamente teso, un Comune sottoposto a visita ispettiva prefettizia e una inchiesta che ha già provocato un terremoto.
