19 Aprile 2024

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Il Coordinamento dei Comuni Unesco Sicilia si organizza

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In foto da sinistra a destra Paolo Patanè, Filippo Miroddi, Enzo Bianco e Giuseppe Idonea

Catania, 4 dicembre 2014 – “Siamo riusciti in un piccolo miracolo – ha affermato il sindaco di Catania e presidente del Cunes Enzo Bianco – che consiste nel mettere insieme tutti i 43 comuni siciliani, indipendentemente dal colore politico dei sindaci. Tutti insieme stiamo facendo squadra per utilizzare meglio alcune grandi opportunità; utilizzare meglio fondi nazionali, fondi europei. Far conoscere al mondo i nostri siti Patrimonio dell’Umanità, far sapere come raggiungerli”.
È il sindaco di Piazza Armerina, Filippo Miroddi, il vicepresidente del Cunes, il Coordinamento dei Comuni Unesco Sicilia. Lo ha eletto l’assemblea dei soggetti aderenti nel corso della riunione presieduta dal sindaco di Catania Enzo Bianco nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti a Catania. L’organigramma del Coordinamento è adesso il seguente: presidente Enzo Bianco, sindaco di Catania, vicepresidente Filippo Miroddi, sindaco di Piazza Armerina, Direttore Giuseppe Idonea, Vicedirettore Paolo Patanè. La nomina di Miroddi, al di là dei meriti personali e dell’importanza storico-architettonica del sito Piazza Armerina-Villa Romana del Casale, come ha sottolineato nel suo intervento Natale Giordano delegato del sindaco di Monreale, ha anche il ruolo di riequilibrare il Coordinamento verso Ovest.
Il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, ha auspicato “Un gesto di sensibilità nei confronti delle isola minori” assegnando ad uno dei primi cittadini da esseprovenienti una seconda vicepresidenza. Proposta che, assicura il sindaco Bianco, sarà inserita tra le modifiche che presto saranno integrate nel protocollo di intesa della fondazione del coordinamento. Miroddi ha poi dichiarato: “Non posso che essere felice di questo incarico e mi metto a completa disposizione per tutto quello che riguarda il Cunes“.
A completare la prima fase dell’incontro, Enzo Bianco ha annunciato che ad uno dei prossimi incontri del Cunes sarà presente il ministro dei Beni e delle attività Culturali, Dario Franceschini che “plaude a queste iniziative spontanee di unioni di comuni che con la sua presenza intende incoraggiare“.
La seconda parte della riunione ha riguardato l’esposizione di un’ipotesi di proposta sulla legge 77/2006. Ipotesi che parte dalla considerazione che la Sicilia è la regione cha ha il maggior numero di siti iscritti nella World Heritage List dell’Unesco con 6 che già beneficiano del riconoscimento e un settimo che ha già superato il vaglio della Commissione Unesco Nazionale e sarà valutato nel corso dell’Assemblea Plenaria di Bonn nel prossimo mese di giugno. A questi si affiancano i tre Beni iscritti nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale. Il costo del progetto sarà di 300 mila euro di cui 270 mila sui fondi della Legge 77 e 30 mila dicofinanziamento dal comune di Catania. L’obiettivo generale è quello di valorizzare il Patrimonio Culturale della Sicilia (materiale e immateriale) iscritto nelle Liste Unesco. Gli obiettivi specifici sono: realizzare un centro di documentazione e informazione sul Patrimonio Unesco di Sicilia, rafforzare la capacità di diffusione della conoscenza dei Siti Unesco siciliani,valorizzare l’attrattività turistica e culturale dei Siti, aumentare la capacità di prospezione esterna a livello nazionale e internazionale,rafforzare la rete dei Siti Unesco in Sicilia, consolidare l’organizzazione interna di lavoro del Cunes, implementare la Rete degli Uffici Unesco presso ognuna delle autorità locali coinvolte, formare i funzionari, fornireassistenza tecnica per la stesura e l’aggiornamento dei piani di gestione dei Siti. Il Cunes quindi sarà in grado, come previsto dai suoi fini istituzionali, di fornire i seguenti servizi: documentazione e biblioteca, informazione e comunicazione, studi e ricerche, portale Internet. Quest’ultimo www.cunes.org è stato presentato nei dettagli nel corso dell’incontro.
Siamo riusciti in un piccolo miracolo – ha affermato il sindaco di Catania e presidente del Cunes Enzo Bianco – che consiste nel mettere insieme tutti i 43 comuni siciliani, indipendentemente dal colore politico dei sindaci. Tutti insieme stiamo facendo squadra perutilizzare meglio alcune grandi opportunità; utilizzare meglio fondi nazionali, fondi europei. Far conoscere al mondo i nostri siti Patrimonio dell’Umanità, far sapere come raggiungerli e descrivere la nostra ospitalità, utilizzando tutti i supporti tecnologici che consentano di rendere il sito visitabile da turisti che vengono da ogni parte del mondo. Siamo riusciti a superare le individualità – ha continuato Bianco – concordando insieme, decidendo insieme, presenteremo insieme i progetti a Palermo, a Roma a Bruxelles. Abbiamo un forte spirito di squadra. Ogni sito ha eletto un suo delegato nel comitato esecutivo e tutti insieme collaborano con la presidenza che oltre a me, da oggi, vedrà presente anche il sindaco di Piazza Armerina come mio vicepresidente. Città famosa per quello splendido monumento che è la Villa del Casale, uno dei più belli del mondo”.

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