19 Aprile 2024

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Mare, pronto il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo della città di Catania

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Bianco: “La destagionalizzazione dei lidi balneari per realizzare il Progetto Catania città di mare con la scogliera e la playa, poli d’eccellenza per la qualità dei servizi”.
Di Salvo: “Nuovo impulso alla decementificazione e a breve avvieremo le consultazioni con le associazioni ambientaliste e di settore”.

CATANIA – In dirittura d’arrivo il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (P.U.D.M.) fondamentale strumento di pianificazione urbanistica che regolamenta le modalità di utilizzo del litorale marino del Comune di Catania e ne disciplina gli usi, sia per finalità pubbliche sia per l’esercizio di attività private. Nell’ultima seduta della giunta municipale l’assessore all’Urbanistica e al decoro urbano Salvo Di Salvo ha relazionato al sindaco Enzo Bianco e a tutto l’esecutivo sullo stato di avanzamento degli elaborati e dei progetti che ridefiniscono il rapporto tra la Città e il mare, documenti su cui da mesi sono impegnati dirigenti e funzionari della Direzione Comunale Urbanistica.
Per ogni singola parte di demanio marittimo vengono individuate le relative destinazioni d’uso, cioè le tipologie di concessioni ammissibili tenuto conto dell’ attuale utilizzo della costa, delle concessioni già rilasciate, della vocazione legata alle tradizioni d’uso della area stessa, degli eventuali vincoli nonché di una percentuale da riservare alla libera fruizione, che per volere del sindaco Bianco è stata fissata a un livello superiore al 50% dell’intero tratto di costa di superficie.
Il fronte demaniale marittimo ricadente nel comune di Catania va dal confine con il comune di Acicastello, nei pressi di Cannizzaro, al confine comunale sud con la provincia di Siracusa, con un’estensione di circa 19,6 km: “Sfrutteremo le peculiarità del nostro clima -ha spiegato il sindaco Enzo Bianco- con il Progetto Catania città del mare che prevede la destagionalizzazione dei lidi balneari per fare della scogliera e della Playa due poli permanenti del segmento pesca-turismo in cui si punti sulla gastronomia del mare”.
Il Piano nelle sue linee strategiche pianifica uno sviluppo ordinato ed eco compatibile con gli ambiti costieri demaniali tendenzialmente omogenei, riferibili sostanzialmente a due aree: scogliera e arenile sabbioso separate dalle infrastrutture del porto di Catania e poi, distintamente, la zona dell’Oasi del Simeto.
“Ho dato indicazioni all’assessore Di Salvo -ha spiegato il sindaco Bianco- affinché nell’assetto del sistema di valorizzazione del nostro mare fossero privilegiati gli aspetti legati al suo utilizzo prevalentemente a fini pubblici puntando i progetti a due direttrici fondamentali: la destagionalizzazione delle strutture balneari per tenerle aperte tutto l’anno e la permeabilità delle stesse, cioè che le aree soggette a concessione vengano lasciate alla fruizione degli ospiti delle attigue strutture residenziali, come avviene nelle località turistiche più rinomate”.
Al fine di dare qualità e valore d’eccellenza ai progetti, il sindaco Bianco ha anche impartito direttive affinché si valorizzi la zona del viale Kennedy, recependo alcune delle indicazioni del P.U.A. con il ridisegno della strada litoranea con ampi spazi a verde attraversati da percorsi pedonali e ciclabili, attrezzature per il gioco e lo svago (la cui realizzazione è a carico dei concessionari) ma anche di parcheggi a raso nell’attuale sedime stradale.
Nell’area geomorfologicamente segnata dall’arenile della Playa, attualmente risultano rilasciate 55 concessioni di cui 40 per stabilimenti balneari, 2 spiagge libere comunali, 5 colonie marine, 5 per camping e 3 per altre attività. Secondo le indicazioni progettuali ogni zona è stata suddivisa in lotti e macrolotti, dove potranno essere rilasciate concessioni solo nel rispetto di rigorose prescrizioni delle Norme Tecniche, prevedendo ampi spazi a Costa libera dove la spiaggia è destinata a fruizione interamente pubblica; fermo restando che non sarà consentito il rilascio di concessioni nelle zone vincolate come quelle a rischio aeroportuale, laddove si rileva la presenza di dune sabbiose e la parte interessata dalla nidificazione di tartarughe Caretta Caretta. Sono state elaborate, inoltre, concessioni “tipo” per Stabilimenti Balneari con superficie coperta non superiore al 10% e ingombro delle strutture fino al 30% del fronte concessorio e aree attrezzate per la balneazione con superficie coperta  di appena il 5%.
Per quanto concerne la Scogliera in considerazione della sua qualità ambientale e paesaggistica e della difficile accessibilità il P.U.D.M. la destina prevalentemente a Costa libera. Nella zona del litorale roccioso che va da Cannizzaro all’area portuale attualmente risultano rilasciate 15 concessioni di cui 4 lidi balneari, 1 solarium privato e 3 del Comune. Le indicazioni progettuali del Piano che la giunta Bianco si appresta a esitare si prevedono concessioni per un’area attrezzata per la balneazione e un’altra di spiaggia libera e Solarium. Vengono confermati il porto di San Giovanni li Cuti e quello di Ognina.
Per una migliore salvaguardia dell’ambiente e delle specie vegetali e animali presenti, infine, il Piano individua l’intero demanio marittimo interessato dalla Riserva Naturale Orientata “Oasi del Simeto” prevalentemente come Costa libera consentendo solo nelle parti più esterne Aree attrezzate di spiaggia libera e Aree attrezzate per pratiche sportive.
In questa zona risultano a oggi rilasciate 5 concessioni di cui 4 stabilimenti balneari e 1 camping. Il Piano di utilizzo previsto dal Decreto assessorato del Territorio e Ambiente del 13 marzo 2002 stabilirà modalità d’uso e di utilizzo in una logica pianificatoria complessiva delle zone di pre-riserva. “Un lavoro di straordinario valore con un nuovo impulso a completare il processo di decementificazione già in atto -ha detto l’assessore all’Urbanistica Salvo di Salvo-. E’ un piano che razionalizza il rapporto tra il mare e la Città secondo criteri di tutela dell’ambiente, rispetto della libera iniziativa privata ma soprattutto badando a una fruizione che sia aperta ai cittadini e che rilanci e valorizzi i nostri splendidi litorali per tutto l’anno, sia per il turismo sia per i tanti catanesi giustamente attaccati alla tradizione del loro mare”.
L’assessore di Salvo ha anche reso noto che nei prossimi giorni “avvierà consultazioni con le organizzazioni ambientaliste e di settore per ricevere suggerimenti e proposte, naturalmente in linea con gli obiettivi del PUDM, da inserire eventualmente prima che il Piano venga portato all’esame della giunta Municipale, secondo un’ottica di partecipazione e condivisione delle decisioni a cui informiamo tutta la nostra attività di pianificazione urbanistica”.

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