24 Aprile 2024

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Presentato all’ARS ordine giorno su royalties petrolifere, proposto dai Presidenti dei Consigli Comunali Ibeli

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Presentato al Presidente dell’ARS Giovanni Ardizzone, al Vicepresidente Giuseppe Lupo ai Capigruppo Alice Anselmo (PD); Nino D’Asero (NCD); Girolamo Fazio (Gruppo Misto); Salvatore Cordaro (Grande Sud) l’Ordine del Giorno sulle royalties petrolifere, proposto dai Presidenti dei Consigli Comunali Ibeli.

Su delega – Ci scrive Gigi Bellassai, Presidente del Consiglio Comiso – dei presidenti dei Consigli Comunali Ibei, ieri ho presentato al Presidente dell’ARS Giovanni Ardizzone, al Vicepresidente Giuseppe Lupo ai Capigruppo Alice Anselmo (PD), Nino D’Asero (NCD), Girolamo Fazio (Gruppo Misto) e Salvatore Cordaro (Grande Sud), ottenendo attenzione e apprezzamento, l’Ordine del Giorno proposto dagli stessi Presidenti dei Consigli Comunali sull’utilizzo delle royalties petrolifere da parte degli Enti Locali del Libero Consorzio“. Ecco il testo dell’OdG:

“Proposta di ordine del giorno formulato dai Presidenti dei Consigli Comunali di Comiso, Modica, Vittoria, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Acate, Monterosso Almo, Giarratana, Ispica e Licodia Eubea per richiedere l’approvazione all’ARS dell’emendamento già esitato favorevolmente in Commissione Bilancio all’Art. 18 comma 19

Tenuto conto del fatto che è in discussione alla Legge finanziaria all’Assemblea Regionale Siciliana

Vista la Legge Regionale n.9/2013, relativamente alla concessione delle aliquote di contributo legato alle concessione di coltivazione di giacimenti petroliferi previsti dalla

Considerato l’emendamento approvato in Commissione Bilancio all’Art. 18 comma 19 della stessa legge finanziaria regionale che fra l’altro prevede “per le produzioni ottenute a decorrere dalla 1º gennaio 2016 per ciascuna concessione di coltivazione, il valore dell’aliquota calcolato ai sensi del com a 1, è corrisposto per un terzo alla Regione e per due terzi secondo i segue ti criteri:

  • il settanta per cento è attribuito al comune in cui ricade il giacimento, da destinare alle seguenti attività:
    1. interventi di riqualificazione dei centri urbani;
    2. riduzione della pressione fiscale;
    3. tutela e manutenzione dei siti UNESCO;
    4. servizi socio assistenziali in favore dei diversamente abili;
    5. incremento industriale e interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazione;
  • il trenta per cento è attribuito ai comuni del territorio del libero consorzio nel cui ambito territoriale ricade il giacimento, secondo il criterio della popolazione residente già definito in materia di compartecipazione IVA di cui al decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, da destinare alle finalità di cui ai punti 1,2,3 e 4.

Tenuto Conto che tale emendamento è paradigmatico di un principio di equa distribuzione delle risorse territoriali a cui tutti ci siamo rifatti in questi anni a partire dalle battaglie condotte all’interno della ex Provincia regionale fino ad arrivare alla vision che ispirato al neo nato libero consorzio di comuni, ed in particolare si fonda sull’obbligo politico e tecnico di tenere conto dell’interferenza con le matrici ambientali e con il contesto socio-economico dell’intera area. Il ristoro economico delle royalties, infatti è ispirato all’interferenza di tali attività fortemente invasive con paesaggio e turismo, la presenza di infrastrutture gravose come il pozzo di Ragusa profondo oltre 1500 metri, centrali di desolforazione, oleodotti, industrializzazione di aree che sono al momento quasi tutte agricole, boschive, turistiche, inquinamento dell’aria, rischio idrogeologico con già tanti problemi di stabilità idrogeologica, di subsidenza,la re-iniezione sotterranea di materiale di scarto ad alta pressione che possono alterare gli equilibri sotterranei e geologici dell’intero areale del tavolato degli iblei e delle valli dell’Ippari, dell’Irminio e del Dirillo. Queste semplici considerazioni ci fanno comprendere come il “fallout” delle interferenze ambientali e sociali delle estrazioni di idrocarburi influenzano ovviamente l’intero territorio di tutti i comuni del Libero consorzio degli iblei.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Auspica che l’assemblea regionale Siciliana approvi l’emendamento indicato nella parte narrativa del presente O.d.G. (art. 8, comma 19) della Legge finanziaria regionale.

Dispone di trasmettere il presente provvedimento al Presidente della Regione Siciliana al Presidente dell’ARS e ai Presidenti dei gruppi parlamentari.”

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