28 Marzo 2024

ITALREPORT

Quotidiano on-line

Unicredit Sicilia. dura protesta della FABI sulle mancate assunzioni nell’isola.

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E’ più che attuale il detto: “La montagna ha partorito il topolino”. E’ ciò che accade in Unicredit Group che per 10 anni ha trascurato totalmente la Sicilia per ciò che concerne la reclutazione di nuovo Personale. Ma oggi arriva una novità che all’apparenza da una sensazione di positività ma nei fatti lascia ai siciliani più amaro in bocca di prima. E’ stato comunicato alle Organizzazioni Sindacali che l’Azienda assumerà per la durata di tre mesi e relativamente al periodo estivo 153 unità. Quanti saranno i siciliani beneficiari? Appena 5!!!
Le proteste cominciano ad elevarsi e a tal proposito raccogliamo il grido della FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani – per bocca della portavoce in Unicredit region Sicilia, Cetty Di Benedetto.
Ecco cosa scrive la Fabi Unicredit Sicilia:

AD IMPOSSIBILIA NEMO TENETUR

Così, dicevano i latini.
Mentre la rete operativa si appresta a vivere una importante modifica organizzativa e i lavoratori sono protesi ad uno sforzo ulteriore in termini di impegno e crescita professionale, apprendiamo di uno scarso segnale di attenzione rivolto alla rete siciliana da parte di Unicredit.
Appena 5 saranno le assunzioni a tempo determinato per il periodo estivo giugno – agosto su un totale di 153 assunzioni in tutta Italia.
E’ preoccupante pensare che si voglia “cambiar passo” senza riflettere su alcune improrogabili necessità:
• Ricambio generazionale;
• Ascolto reale dei bisogni delle persone, della clientela, del territorio.
Abbiamo urgenza di risposte. Senza l’immissione di nuova linfa, di giovani motivati e preparati, rischiamo di “emarginare” un territorio che al di là dei proclami di parte merita rispetto perché è da più di venti anni che non si procede ad assunzioni.
Unicredit non può, alla vigilia di un nuovo massiccio esodo di personale, nell’approssimarsi della stagione estiva, lanciare segnali fuorvianti e negativi che investono la vita delle lavoratrici e dei lavoratori.
Molto semplicemente si dia a Cesare quel che è di Cesare: trattamenti omogenei a quelli riservati alle altre sei Region oppure si dica chiaramente che Unicredit è scarsamente interessata a questo nostro territorio.
Noi non lo pensiamo e non lo vogliamo perché ci vogliamo sentire sempre di più parte integrante e vitale di questa nostra grande Azienda.

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