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Caltanissetta, appello per il trasporto degli studenti disabili

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Caltanissetta 3 ottobre 2014 – Pubblichiamo le dichiarazioni-sfogo del presidente Anffas Onlus Caltanisetta,  il quale ancora una volta denuncia come  gli alunni con disabilità nella provincia di Caltanissetta, continuino ad essere maltrattati dalla insipienza e dalla insensibilità della P.A. Lo stesso riferisce che Il giorno 15 del mese di settembre è iniziata la scuola per tutti gli studenti, tranne per gli alunni con disabilità che, titolari del diritto di usufruire del trasporto casa-scuola-casa, non sono neanche stati avvisati dalla Provincia che per loro il servizio non sarebbe ripartito. ”La Provincia di Caltanissetta – aggiunge – non ha più soldi per far fronte al pagamento delle fatture arretrate (settembre 2013/marzo 2014 e aprile/giugno 2014 da contabilizzare) alle cooperative che svolgono il servizio. Una situazione che si conosceva benissimo a Giugno, a Luglio e che non  è stata minimamente affrontata con le dovute precauzioni dal Commissario dell’Ente Locale. La novità di oggi è che il Commissario chiede una ultima dimostrazione di responsabilità, un ultimo sacrificio, alle cooperative affermando di avere presentato alla Regione Siciliana la richiesta di 900.000 euro con i quali verrebbero pagati parte delle spettanze alle cooperative e le retribuzioni al personale pubblico. Egli chiede una settimana di tempo, la ripresa del servizio per una sola settimana e se non dovesse verificarsi il pagamento, di nuovo la sospensione.In questo modo i ragazzi con disabilità vengono offesi e con loro le rispettive famiglie. Un diritto esigibile a singhiozzo; una integrazione sociale discontinua; il diritto all’istruzione legato ai soldi. È una pazzia, una vera azione di discriminazione ai danni dei nostri figli che la PA si ostina a considerare e trattare come “ultimi”. Come Organismo Regionale  riceviamo quotidianamente  le rimostranze e lo sfogo di genitori ai cui figli viene negato il diritto allo studio  che si esercita anche attraverso l’erogazione del servizio trasporto piuttosto che l’assegnazione del sostegno , dell’ assistenza di base o di quella specialistica.  Possiamo affermare quantoin tutta la Sicilia il fenomeno è largamente diffuso (quanto vorremmo che qualcuno ci smentisse!) e di tutto ciò neanche le famiglie riescono a indignarsi, stanche e stremate come sono, di condurre giornalmente guerre stellari per far riconoscere diritti sacrosanti sanciti da leggi di questo Stato e di questa Regione e mentre nel resto dell’ Italia cominciano i provvedimenti per una riforma dell’ Ente Provincia,  in Sicilia  pur vigendo una Legge di riforma regionale del suddetto Ente,  vige un regime di Commissariamento che non riesce a superare le criticità legate ai servizi scolastici con un aggravio di difficoltà e disagi sulle famiglie degli alunni con disabilità. Ai genitori degli alunni con disabilità, alle associazioni che si occupano comunque di disabilità, chiediamo di unirsi a noi in una azione di rimostranza forte, decisa a difesa della vita dei nostri figli. La si smetta, una volta per tutte, di scaricare sulle persone senza protezioni sociali e politiche, le storture e le difficoltà economiche che dovrebbero pesare su tutti. Tagliare sempre e comunque la spesa sociale è divenuto ormai il ritornello di tutti gli amministratori pubblici senza coraggio e con il solo pensiero fisso che la disabilità sia un peso per i bilanci pubblici. L’inciviltà di costoro è veramente brutale e deve essere fermata con l’azione leale e legale di tutti noi”.

 

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