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S.O.S. Vittoria…

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Vittoria 17/09/2016 – Dopo i recenti e preoccupanti episodi di cronaca che hanno sconvolto i cittadini vittoriesi, è giunto il momento di fare il punto della situazione, premettendo che non terremo conto delle interpretazioni personali di chiunque voglia fare demagogia su una analisi del momento che stiamo vivendo e che è sotto gli occhi di tutti.
Un delitto compiuto alle 9 di mattina, in una zona non centrale ma molto frequentata, portato a termine con modalità criminali rilevanti, aveva già scosso una città con un passato tormentato che cerca di dimenticare. Come se non bastasse, a distanza di una manciata di ore, in piazza Daniele Manin, meglio conosciuta come piazza Senia, una “banda” di incivili, poco conta che siano locali o extracomunitari, ma in questo caso erano tutti stranieri, ha tenuto una città in subbuglio, oltre che un intero quartiere in stato di assedio, per oltre 3 ore. Carabinieri, polizia, agenti della polizia municipale, personale sanitario e parasanitario del 118, hanno dovuto sudare le famose 7 camicie, prima di riportare ordine e medicare i feriti.
Una situazione quella che si è verificata ieri nel tardo pomeriggio in piazza Manin, assolutamente prevedibile, considerato che gli abitanti di quella zona, ormai vivono da anni con il timore delle risse, provocate sempre più frequentemente da gente che utilizza l’alcool e le sostanze stupefacenti, come fossero acqua fresca. Che dire inoltre dei cani randagi che sempre più spesso aggrediscono le persone più deboli, quali possono essere anziani e bambini?
Una situazione dunque, che ormai non lascia spazio a ulteriori tentennamenti e che va affrontata con l’urgenza che questo stato di emergenza richiede. Si, Vittoria è in emergenza.
Quando i cittadini di Vittoria potranno muoversi liberamente senza il rischio di essere inseguiti dai cani, aggrediti dagli ubriachi armati di cocci di vetro e non imbattersi in killer spietati che sparano all’impazzata?
Il tempo delle riflessioni è ormai finito, adesso è arrivato il momento delle azioni, il momento di prendere la situazione in pugno e affrontare il problema che ha tramutato una città di onesti lavoratori, in una città di arroganti che impongono le loro leggi a cittadini costretti a subire passivamente.
Noi vogliamo scuotere le coscienze di chi ha il compito di affrontare i problemi e risolverli, noi pretendiamo, in nome e per conto di chi paga le tasse e vive all’interno della legalità, che Vittoria torni ad essere una città vivibile, altrimenti qualcuno ci dica chiaramente che ciò non è possibile, e ci spieghi anche il perché.
Auspichiamo che il Prefetto di Ragusa si faccia carico di affrontare il problema prima che sia troppo tardi, vogliamo che Vittoria non viva più ai margini di una provincia, la cui economia si regge in gran parte per la produttività e laboriosità dei vittoriesi.

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