19 Aprile 2024

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Abusivismo, situazione ormai insostenibile nell’area iblea

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Il presidente provinciale Cna Ragusa Giuseppe Santocono

Il presidente della Cna provinciale di Ragusa Santocono: “Le autorità preposte non si girino dall’altra parte”

RAGUSA – “Lo si può definire un attacco alla libera concorrenza, al corpo sano degli imprenditori, ai posti di lavoro nelle imprese regolari. E, ancora, un attacco alle casse dello Stato e delle amministrazioni locali. Per non parlare della vera e propria beffa che si consuma ai danni dei consumatori oltre che dell’aggressione al mondo produttivo e del danno alla salute. Questo, e tanto altro ancora, è quello che produce l’abusivismo”. Non usa mezzi termini il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, nello sferrare un attacco frontale a un fenomeno che in poco tempo ha raggiunto dimensioni preoccupanti in tutta l’area provinciale. “Un fenomeno che purtroppo – spiega Santocono – riguarda molti settori dell’artigianato e anche del commercio. Parliamo di ambiti che vanno dall’edilizia all’alimentare, dall’impiantistica all’autoriparazione, all’estetica e all’acconciatura. Tutti sono a conoscenza di quello che sta accadendo. Ma, a quanto pare, nessuno vuole assumere delle iniziative in maniera seria e coordinata. Sembra quasi che questo fenomeno sia tollerato dalle istituzioni preposte al controllo. Sono le stesse istituzioni che, invece, colpiscono in maniera inflessibile le piccole infrazioni di chi, con grande difficoltà, si sforza di continuare a operare nella legalità. Così facendo, rischia di affermarsi un concetto tanto semplice quanto pericoloso: bisogna farsi furbi, perché rispettare le regole è da stupidi”. Il presidente Santocono aggiunge: “Sono utili i protocolli con le istituzioni, utile la sensibilizzazione dei consumatori che però rischiano di rimanere solo ottime enunciazioni di principio se poi non sono seguite da una serie di azioni di contrasto sul campo. Voglio precisare che come Cna abbiamo più volte cercato di puntare l’attenzione su questo tema. Ma sembra proprio che le istituzioni, a partire dalla Prefettura e dalla Camera di Commercio, non intendano prestare la minima attenzione a questa problematica che sta minando alla base diverse categorie economiche. In un momento di crisi drammatica per numerose imprese artigiane e commerciali, tutelare l’imprenditore che agisce nel pieno rispetto della legalità è l’unico modo utile e valido per sostenere l’economia vera del nostro territorio, quella che crea lavoro regolare, sviluppo nella legalità e reddito certo. Diciamo, infatti, che contrastare l’abusivismo non può e non deve rimanere solo un’affermazione di principio ma deve diventare un modo concreto per fare rispettare le regole e difendere la sicurezza dei consumatori. L’abusivismo va combattuto con costante e rinnovato impegno giorno dopo giorno. Va combattuto con azioni mirate, va combattuto insieme e con tutti i mezzi e con tutti gli uomini (pochi, per la verità) che le istituzioni mettono a disposizione. Insomma lo slogan che dice “Chi lavora abusivamente abusa di te” è purtroppo sempre drammaticamente vero”.

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