29 Marzo 2024

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Ieri sera al duomo di Ragusa Ibla uno dei momenti più emozionanti che caratterizzano i solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio

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La celebrazione della Giornata del sollievo

La celebrazione della Giornata del sollievo ieri sera al Duomo ha caratterizzato una delle fasi più commoventi dei solenni festeggiamenti in onore del glorioso patrono di Ragusa

RAGUSA IBLA – I solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio, glorioso patrono di Ragusa, sono stati caratterizzati, ieri sera, da uno speciale momento con la celebrazione della Giornata del sollievo al Duomo. La santa messa è stata presieduta dal parroco, don Pietro Floridia, con il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, che ha promosso l’iniziativa inserendola nel calendario dei festeggiamenti in onore del santo cavaliere. “La Giornata del Sollievo – ha precisato don Occhipinti – si celebra solitamente l’ultima domenica di maggio. Ho scelto di inserirla durante i festeggiamenti del santo perché, quando nel lontano 1985 ho fatto volontariato in oncologia, una malata con tumore alle ossa (tumore significa “Tu – muori”) trasse da sotto il cuscino un’immaginetta di San Giorgio, dicendo che anche lei combatteva contro un famoso drago che la stava divorando (il cancro) e nonostante tutto il suo sguardo era rivolto fiducioso a Dio. Proprio come San Giorgio che mentre combatte il maligno guarda fiducioso in cielo contemplando Cristo nostro Salvatore”. Alla cerimonia religiosa erano presenti anche un medico dell’unità complessa di Oncologia dell’Asp di Ragusa, il dott. Giuseppe Lo Presti, e i rappresentanti delle associazioni operanti in ambito oncologico, Samot (c’era la dottoressa Daniela Di Noto) e Lilt (c’era il dott. Vito Amato). Subito dopo le loro testimonianze, i medici e i rappresentanti delle associazioni hanno lanciato alcuni palloncini in cielo recanti la scritta delle caratteristiche del loro servizio. Il parroco, don Floridia, ha invece liberato in cielo la Croce come simbolo dei numerosi ammalati che si sono affidati alle preghiere dei fedeli. “La Croce, per noi cristiani – spiega ancora don Occhipinti – rappresenta non un segno di sconfitta ma di vittoria, quella vittoria che San Giorgio ottenne attraverso il martirio. Tra l’altro, ho anche fatto riferimento a una canzone di Franco Battiato, “La cura”, visto che ogni essere umano è speciale e noi avremo cura di lui, così come recita il testo del grande maestro catanese”. I solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio proseguiranno anche domani. Dopo la recita del santo Rosario, alle 18,30, al Duomo, e la celebrazione della santa messa, alle 21,30 è in programma un incontro di preghiera carismatica. Un appuntamento ormai tradizionale che, ogni anno, risulta essere molto partecipato dai fedeli.

La celebrazione della Giornata del sollievo
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