28 Marzo 2024

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Modena. Progetto BLUE BOX: la Polizia di Stato in prima linea contro il disagio giovanile

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Al via anche a Modena il Progetto BLUE BOX, la campagna di sensibilizzazione contro il disagio giovanile, promossa dalla Polizia di Stato.

Un équipe specializzata, costituita da personale della Divisione Anticrimine, della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dell’Ufficio Sanitario unitamente a volontari della Associazione Onlus Psicologi per i Popoli – sezione Emilia Romagna, a partire da ieri e fino ad aprile del prossimo anno, farà visita a numerosi istituti scolastici di Modena e provincia per sensibilizzare gli studenti sul tema del disagio giovanile e sulle sue cause – dal bullismo al cyber-bullismo, ai giochi di ruolo – con lo scopo di favorire l’emersione del fenomeno e  prevenirne eventuali tragiche conseguenze.

La prima scuola interessata dal progetto è stato l’IPSIA CORNI di Modena. Una rappresentanza di 150 studenti ha partecipato con vivo interesse al dibattito.

Il V.Q.A. Vincenzo Di Lembo si è rivolto ai giovani con un linguaggio semplice, ma diretto, approfondendo la tematica dei pericoli del web “principalmente collegati ai social network e alla messaggistica istantanea, che proprio per la loro intrinseca caratteristica di pervasività offrono ad un consistente gruppo di persone malintenzionate, la possibilità di raggiungere le proprie vittime ovunque e a qualunque ora del giorno e della notte, determinando il forte aumento dei fenomeni del cyberbullismo, del sexting e dell’adescamento online, nonchè della prepotenza, degli insulti e della denigrazione”

Il dibattito è stato arricchito dall’esperienza e dalla preparazione del dottor Massimo Neri della Associazione Onlus Psicologi Volontari Per i Popoli – sezione Emilia Romagna, il quale ha esaminato gli aspetti prettamente psicologici del disagio giovanile in tutte le sue forme (bullismo, cyberbullismo, dipendenza da internet, ritiro sociale, violenza di genere, autolesionismo e uso di sostanze stupefacenti), puntando l’attenzione sulle varie tipologie di aiuto esistenti sul territorio a cui gli adolescenti possono fare riferimento in caso di necessità (sportello psicologico presente all’interno dell’istituto, consultorio familiare e spazio giovani, uffici della Questura).

Si è parlato anche della stretta correlazione esistente tra vittime di bullismo/violenza e sviluppo di disturbi psicopatologici o comportamenti devianti in età successiva fino ad accennare all’argomento del suicidio come potenziale ultima soluzione adottata dai ragazzi che non riescono a vedere altre vie di uscita.

Il consiglio degli esperti: mai sottovalutare i primi segnali di disagio e chiedere prontamente aiuto.

Presso l’istituto scolastico è stata collocata una BLUE BOX, una cassetta di colore blu, per la raccolta di eventuali segnalazioni, anche in forma anonima, che verranno trattate, ratione materiae, dalle articolazioni competenti.

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