25 Aprile 2024

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Fiba Confesercenti Ragusa: “Contestiamo piano spiaggio del comune”

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Ragusa, 14 maggio 2015 – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma, Per il FIBA Confesercenti Sicilia, Antonio Firullo:

Da informazioni di stampa sembra che il Comune di Ragusa abbia redatto un nuovo Piano di Utilizzo delle Spiagge (PUDM) della riviera di pertinenza.
Posto quanto sopra ed atteso che la Regione Sicilia è l’unico proprietario del Pubblico Demanio Marittimo, si rammenta, preliminarmente, che nessuno strumento di pianificazione degli arenili può essere attuato o adottato se non dopo l’approvazione dell’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente.
Una norma ben precisa che non lascia alcun dubbio in merito: Legge 15/05 Linee Guida del 04.07.2011 e pubblicate in GURS il 19/08/2011 con D.A. del Territorio e Ambiente; Circolare A.R.T.A. numero 86684 del 26/11/93 e numero 28214 del 06/04/94.                     
Un atto di approvazione, quello del Piano di Utilizzo delle Spiagge da parte dell’A.R.T.A. già ampiamente discusso e riconosciuto anche dal Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo e di Catania e confermato anche dal C.G.A. di Palermo con numerose sospensive accolte e sentenze già definitive.
Alla luce di quanto sopra appare evidente, quindi, che il Piano di Utilizzo delle Spiagge del Comune di Ragusa è inefficace.
Piace, comunque, comunicare che la scrivente Categoria, che tutela gli interessi dei propri associati, non è stata mai informata dei lavori dell’importante strumento pianificatore che, si ribadisce, è un piano solo programmatico e non ha alcuna valenza di legge perché non particolareggiato.
 Un obbligo che l’Ente Comunale di Ragusa doveva rispettare ai sensi della Legge 241/90 art.9 e 10; della Legge Regionale 10/91 art. 10; della Circolare Regionale dell’Assessorato del Territorio e Ambiente del 28/05/98 n° 10936 ” ….. senza escludere  a priori la possibilità di sentire le associazioni di categoria rappresentative del settore…..” ,.
Non per ultimo, la più importante, la Delibera dell’Assemblea Regionale della seduta n.72 del luglio del 2007 con la quale si è formalizzata la necessità di prevedere in fase di redazione del P.U.D.M. il confronto tra Ente Comunale e le rappresentanze del settore pena la decadenza dello strumento di pianificazione.
Al di là degli aspetti burocratici, meglio evidenziati sopra e per la quale la scrivente categoria provvederà con immediatezza a segnalare l’importante anomalia, chiedendo, quindi, a chi di competenza, l’immediata revoca del nuovo P.U.D.M. appena redatto dal Comune di Ragusa, piace rappresentare, ancora una volta, che il Comune di Ragusa non ha colto l’occasione per tentare nuovamente di riprendere la Bandiera Blu da poco revocata.
Infatti il P.U.D.M. del Comune di Ragusa, così come esposto dalla stampa, ha addirittura ridotto notevolmente le nuove aree individuate nel precedente piano redatto dalla Giunta Di Pasquale.
Un passaggio che al Comune di Ragusa non hanno compreso, appunto, la Bandiera Blu si ottiene grazie ai servizi in spiaggia, servizi che proprio l’Ente non garantisce a differenza di noi concessionari balneari, (Vedi la Liguria con ha ottenuto ben 28 Bandiere Blu con pochi chilometri di costa) come la pulizia della spiaggia; il primo soccorso; i servizi igienici, ecct.
Nevvero, infatti, che il Comune di Ragusa ha giustamente perso la Bandiera Blu proprio perché non garantisce, l’accesso in spiaggia e la sosta, con apposite aree, per le persone diversamente abili, docce comprese, cosa direi vergognosa considerato che non dovrebbe essere un obbligo di legge ma quanto un segno di civiltà atteso che in tutto il tratto del vecchio e del nuovo lungomare a Marina di Ragusa non esistono rampe di accesso a mare, è stato dimenticato anche l turismo accessibile, poi, ancora, non garantisce il servizio di salvataggio e ahimè neppure la dovuta raccolta differenziata ma non per ultimo i punti d’informazione.
Sarebbe stato molto meglio per il Comune di Ragusa individuare un piano di ripascimento dell’arenile altrimenti senza spiaggia  saremo costretti a mettere sdraio e ombrelloni sul lungo mare, piuttosto che  fare un nuovo Piano Spiagge a nostro parere inutile, perché comunque mai sarà approvato dall’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente“.

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