26 Aprile 2024

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Acate. Biografia del Brigadiere Capo, Santo Canzonieri: “Cittadino Onorario di Acate”. A cura del Professore Antonio Cammarana.

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Antonio Cammarana, Acate (Rg), 29 dicembre 2017.-Santo Canzonieri nasce a Ragusa il 16- 3- 1959 da Giuseppe, lavoratore della terra, e da Grazia Ippolito, che divide le ore del giorno tra il disbrigo delle faccende domestiche e la cura dei figli.

Cresce in un ambiente contadino, fatto di persone esemplari per rettitudine, dove il padre, dal lavoro dei campi, trae lo stretto necessario per il sostentamento quotidiano della famiglia, fino a quando – dopo l’attesa vana della riforma agraria, che avrebbe consentito al lavoratore la gestione della terra in prima persona, non più come dipendente o come servo della gleba – è costretto ad emigrare, lasciando nella bocca di Santo,ancora piccolo, la domanda senza risposta rivolta alla madre: << Ma stasera papà non torna a casa? >>.

Nell’adolescenza si scontra con un’educazione troppo rigida e autoritaria imposta dal padre, ancorata ai sani valori dell’onestà, della correttezza, dell’integrità morale.

Il Nostro vive un forte episodio, che lascia dei segni indelebili nella sua evoluzione affettiva.

Alla fine di un’attività lavorativa stagionale consegna la paga nelle mani del padre, che, invece di complimentarsi con il figlio, gli dà uno schiaffo, ritenendo che quel denaro fosse frutto di un lavoro non onesto, di dubbia provenienza.

Solo la conferma del datore di lavoro permette a Santo di riacquistare la fiducia del padre.

Due episodi questi fondati l’uno sulla dolorosa privazione genitoriale, l’altro sul severo ruolo educativo paterno, che, unitamente alle figure di Salvatore Azzaro, di  Natalizio Garofalo, di Francesco Giaquinta, irrobustiranno il temperamento di Santo, forgiando quella scorza dura che gli consentirà di essere una guida per coloro che lo affiancheranno nell’espletamento del lavoro, senza cedere a minacce, ad intimidazioni, a tentativi manifesti o velati di corruzione, facendo sempre rispettare la divisa e la bandiera.

Molte sono le operazioni compiute dal Brigadiere Capo Santo Canzonieri nell’adempimento del proprio dovere al servizio della comunità; operazioni che mettono a nudo le sue qualità umane e professionali; operazioni che si sono concluse con il conseguimento di rilevanti risultati di servizio, riscuotendo il vivo apprezzamento della Superiore Gerarchia e della locale Autorità Giudiziaria.

Qui citiamo due operazioni, che si sono concluse brillantemente.

Nella prima, il Canzonieri viene a conoscenza di un contrabbando di gasolio nella città di Vittoria. Individuatone il mezzo pieno di liquido infiammabile, chiede rinforzi in caserma. L’Ufficiale Comandante, Tenente Domenico Ruocco, lo invita a contattare altri militari, non essendoci al momento in caserma uomini da impegnare nell’azione. Accogliendo il suggerimento del superiore, Canzonieri fa intervenire, tra gli altri, l’Appuntato Scelto, Cavaliere Giovanni Raffo.

L’operazione è portata a termine con successo con l’arresto del conducente dell’autoarticolato, che improvvisamente, in caserma, accusa un malore. Qui scatta il senso umano del Brigadiere Capo, che non solo contatta subito un medico per prestare immediato soccorso, ma si interessa pure dell’acquisto dei medicinali in farmacia, prescritti per la patologia.

Nella seconda operazione, il Canzonieri, a seguito di attività informativa, viene a sapere che, nelle campagne di Vittoria, opera un soggetto, che passando per chimico, realizza dei fitofarmaci contraffatti da impiegare in agricoltura. Il Brigadiere informa il Comandante pro-tempore, Tenente Domenico Ruocco, che si reca sul posto, dando disposizioni sull’azione da intraprendere. Nel corso dell’azione vengono così sequestrati circa 30 tonnellate di materiale nocivo alla salute, pronti per essere immessi nel mercato.

Quelle di cui abbiamo parlato sono soltanto una piccola parte di tutte le azioni meritorie di elogio svolte dal Brigadiere Capo Santo Canzonieri  in tanti anni di servizio.

Di altre avremmo potuto parlare, come quelle portate a termine con successo nel campo dell’archeologia, contrabbando di armi, criminalità organizzata e caporalato.

A proposito di quest’ultima azione, volta al contrasto del lavoro sommerso e del cosiddetto “ caporalato “, a me fa piacere ricordare che il Circolo Agricolo di Acate, nel 2016, con il concorso di tutta la compagnia di Vittoria, ha dato ampio spazio all’operazione con il contributo d’interessanti filmati e di esaurienti discorsi sull’argomento da parte del Tenente Andrea Casamassima e del Capitano Antonio Monconi, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa.

Non possiamo fare a meno di mettere in evidenza che il 20 ottobre del 2013 il Consiglio Comunale di Acate – con le firme della Dottoressa Iasaura Amatucci (Presidente) e del Professore Francesco Raffo (Sindaco) – ha conferito a Santo Canzonieri la Cittadinanza Onoraria con la seguente motivazione: “ Per la sua particolare attenzione alla Comunità Acatese, per le sue straordinarie doti umane e attaccamento al dovere; per avere dimostrato un saldo e sincero rapporto con Acate, cui ha dato lustro con la propria attività professionale, a salvaguardia dei valori ed ideali in cui la Comunità Acatese  si riconosce”.

Nel 2016, è stato insignito del Sacro Ordine Militare Costantiniano di San Giorgio.

Si tratta di riconoscimenti importanti lungo il percorso operativo di una carriera in cui si crede e nella quale si ha fede, che era cominciata con le parole del Tenente Colonnello Fallica per il quale farsi corrompere significava prostituirsi.

L’opera meritoria di Santo Canzonieri non finisce qui.

In una società attraversata e segnata dall’individualismo, dal relativismo, dal nichilismo e dall’egoismo, c’è ancora posto per un gesto concreto e disinteressato, che non presuppone nulla in cambio, il gesto del DONARE.

DONARE e non DARE. Nel DARE è implicito il concetto di vincolo, il DO UT DES, dove c’è una volontà di cedere qualcosa per ricevere in cambio un’altra cosa.

DONARE è un GESTO prezioso, è un VALORE cristiano e laico, che apre la porta alla “ FILOSOFIA DEL DONO “, che non è una semplice struttura mentale e teorica, ma pratica e morale. E di questa FILOSOFIA DEL DONO si è fatto portavoce Santo Canzonieri, che ha deciso di erogare una somma da destinare a borse di studio, intitolate a suo nome, a studenti meritevoli – per l’Anno Scolastico 2017 – 2018 –  frequentanti la Scuola, che, secondo me, è stata e continua ad essere la più prestigiosa Istituzione della Repubblica Italiana.

La Scuola prescelta è l’Istituto Comprensivo “ Capitano Puglisi “ di Acate.

Prof. Antonio Cammarana

(Nella foto il Prof. Cammarana mentre espone la sua relazione presso il Circolo di Conversazione di Acate in occasione della cerimonia di ringraziamento dedicata al Brigadiere Capo Santo Canzonieri per  la sua nobile donazione di una somma in denaro a favore degli alunni meritevoli del Comprensivo “Puglisi” n.d.r.).

 

 

 

 

 

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