29 Marzo 2024

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Acate. “Il Caso del Delegato scambiato per Assessore”. Nota del sindaco Francesco Raffo.

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Redazione Due, Acate (Rg), 30 maggio 2017.- “Avrei preferito non parlare più del ”caso S. S.”. Già bastava la mia relazione in Consiglio comunale. Cinque volte il Consiglio ha rinviato la drammatica Nota della Corte dei Conti sulle finanze del Comune fino al 2014: “Prima il Sindaco deve chiarire il significato di Delegato alla Cultura e Assessore alla Culturale”. I problemi del Comune possono aspettare. E’ stato sempre così! Alla faccia dei cittadini! Avete capito come si è portato un Comune alla rovina tra il 2003 e il 2013? Avevano allora un problema serio: cacciare dal Consiglio Ciriacono. Il Presidente Licitra, per non essere di meno, inserisce al Primo Punto del Consiglio comunale di martedì 30 maggio: “Esternazioni del Sindaco…”, con chiaro riferimento ad alcune mie dichiarazioni nel corso di un recente comizio. Questo sprovveduto mi vuole processare o, peggio ancora, tapparmi la bocca. Non solo non ha capito nulla di quello che ho detto, ma non legge e se legge non capisce nulla (vedi articolo dei grillini su La Sicilia di domenica 21 maggio). Il “Caso S. S,” la cui relazione pubblicherò presto integralmente, è lo specchio di una situazione assai grave. Noi non siamo più disposti ad accettare ulteriori provocazioni nè a permettere a questi “utili idioti” di metterci a tacere o, peggio ancora, a uccidere la democrazia ad Acate, con continue minacce, intimidazioni e ricatti. Pensate, con i drammatici problemi che viviamo, il Presidente del Consiglio, di cui ho chiesto le dimissioni per incompetenza e mancanza dei requisiti morali minimi, vuole un dibattito sul comizio del Sindaco. Tace sulle sue dimissioni e tacciono i suoi compari di merenda. Ma veniamo al “Caso S. S.”, fatto grave, mai avvenuto ad Acate. Poche battute, poiché sarò molto più esaustivo nel comizio di domenica 11 giugno.  Qualche settimana fa sono stato convocato alla Corte dei Conti di Palermo. Mi incontro con il Dott. S. S., il quale mi ha chiesto un passaggio per il ritorno ad Acate. Lo faccio entrare con me. Al momento di qualificarci, scatta l’errore e l’orrore della Consigliera Terranova e dei suoi compagni d’avventura: la segretaria annota sul verbale “Assessore alla Cultura” e non “Delegato”, come ho detto io. Apriti cielo! Difesa ad oltranza del Vocabolario italiano e rifiuto di fare Consigli. Non solo, il Presidente del Consiglio, non nuovo a gravissimi casi di intimidazioni e per questo denunciato, ha ripetutamente aggredito ed umiliato il “Delegato” fino al punto da indurlo  al pianto e ad una crisi isterica. Proprio per questi comportamenti, non riconoscendogli i titoli e le competenze e, soprattutto, l’etica e  la morale, necessari per ricoprire una carica di tale importanza, l’abbiamo invitato a rassegnare le dimissioni. Lui tace. Ma anche i suoi compari tacciono. Infatti, cosa gravissima, nessuno ha sentito il dovere di esprimere solidarietà ad una persona perseguitata, offerta al pubblico ludibrio, un intellettuale sensibile e apprezzato ad Acate e in tutta la Sicilia. Che amarezza! Oggi vorrebbero processare il Sindaco su un commento alle dichiarazioni dei Grillini, i quali dichiarano che al Comune non funziona nulla, cioè Dirigenti , Funzionari e dipendenti sono incompetenti, incapaci e non fanno nulla. E tutti tacciono. Un clima di omertà che spaventa! Ma noi non abbassiamo la testa.

Il Sindaco

Prof. Francesco Raffo

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