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Acate. Progettando il futuro: “Area di Crisi Industriale Complessa di Gela”. Nota dell’amministrazione comunale.

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Redazione Due, Acate (Rg), 24 febbraio 2018.- Recentemente l’Amministrazione Comunale di Acate, con la presenza del Sindaco Prof. Franco Raffo e dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Dott. Salvatore Stornello, ha preso parte ad un importantissimo incontro, tenutosi presso il Comune di Gela, avente come oggetto: “Area di Crisi Industriale Complessa di Gela”. Nel corso dei lavori, che hanno coinvolto i Sindaci di più di venti Comuni, si è discusso delle problematiche agricole, commerciali ed industriali che affliggono i nostri territori. Gli Amministratori Comunali presenti all’incontro hanno sottoscritto un documento indirizzato al Presidente della Regione Siciliana, On. Nello Musumeci, ed agli Assessori della Giunta Regionale per chiedere l’urgente definizione e l’impegno di quelle risorse finanziarie certe e già disponibili necessarie per la firma dell’Accordo di Programma Quadro e l’attuazione del Progetto di Riqualificazione e Riconversione Industriale giacente presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Questo documento  costituisce l’inizio di un nuovo percorso, tenuto conto della disponibilità di concrete risorse finanziarie da parte della Regione da poter spostare verso questa area. Attualmente ci sarebbero già disponibili quaranta milioni di euro  della Zona Franca di Legalità, non utilizzati, ai quali potrebbero aggiungersi altri settanta milioni di euro, somme non impegnate. Il progetto è ambizioso ed inserito nell’ambito della progettualità europea, ancora poco compresa, finalizzato alla progettazione del futuro e ai Bandi 2020/2030. E’ l’unico modo serio, concreto,  saggio di preparare il “Futuro”, in modo particolare per i nostri giovani, perché non trovino solo macerie. Per avere qualcosa domani, dobbiamo progettare oggi. Il valore aggiunto è costituito dal fatto che finalmente i Comuni dialogano fra di loro e progettano su obiettivi comuni, nel rispetto della Filosofia di governance dettata dall’Europa. Solo “parlando europeo” potremo avere ciò che ci spetta. Così come già abbiamo fatto noi ad Acate con la ristrutturazione dell’Asilo Nido, il nuovo progetto del Depuratore, il prossimo progetto di ammodernamento della rete fognaria, con l’eliminazione delle vasche dentro il centro abitato, ecc. E tutto questo senza aver fatto un solo euro di mutuo e senza pesare sui cittadini. Lo stesso dicasi del progetto, forse poco compreso, Italia-Tunisia, di cui Acate è capofila, voluto dalla Regione Siciliana, nell’ambito della collaborazione tra Paesi del Mediterraneo (e finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente). Possiamo definirlo, quindi, un progetto complementare a quello dell’”Area di Crisi”, anche se riguarda solo noi e la nostra zona di Macconi, con la specificità del  “dialogo” fra due comuni divisi dal mare ma concordi nella salvaguardia del Territorio, della spiaggia, delle dune, della Macchia Mediterranea e delle  Essenze arboree, quasi in estinzione. Il tutto con possibili e interessanti ricadute economiche ed occupazionali per Acate.

L’Amministrazione Comunale

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