19 Aprile 2024

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Coordinamento cittadino Insieme per Acate: “Acate in dissesto”. Riceviamo e pubblichiamo.

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Redazione Due, Acate (Rg) 16 agosto 2016.- Con votazione unanime, il Consiglio Comunale, sulla base della relazione del revisore dei conti, ha dovuto obbligatoriamente dichiarare il dissesto finanziario del Comune. Non ci troviamo in presenza di un evento negativo inatteso. La decisione obbligata del Consiglio è solo cronaca di un disastro annunciato. Come da tempo andiamo ripetendo nei nostri comunicati, il sindaco Raffo, con la sua scellerata ed incompetente gestione del Comune,ha portato Acate al peggiore evento economico-finanziario della sua storia. Ma non basta! Per chi sa come ha operato ed opera il sindaco Raffo, escludiamo nel modo più assoluto che il Dissesto del Comune sia stato per lui un risultato imprevisto e non voluto. Al contrario, riteniamo che da tempo il sindaco abbia mirato al raggiungimento di questo punto focale del suo programma politico, visti i risultati negativi ottenuti:                   –

1- Lo smantellamento e sfascio di tutti gli uffici comunali ( puntuale la relazione del Revisore che afferma:“L’Ente,nel corso dell’anno 2015 ha manifestato, tra l’altro, gravi problematiche di tipo organizzativo, come diffusamente emerge…”) .                                 Aggiungasi che con riferimento all’ufficio finanziario, l’aver tenuto per oltre sette mesi lo stesso nelle mani di dirigenti estranei, ha impedito l’approvazione del bilancio di previsione 2015 e il suo contestuale riequilibrio entro il 30 settembre 2015, con ciò aprendo le porte al dissesto.

2-il sostanziale fallimento del ricorso alla nomina di impiegati esterni che dovevano risollevare le sorti del comune con la loro professionalità: in verità tali impiegati esterni, privi di contezza delle dinamiche e degli eventi gestionali pregressi, poco o nulla hanno potuto realizzare;                                                                           3-la perdita della maggioranza sindacale in Consiglio;                           4-la  riduzione del suo stesso gruppo originario consiliare a poco più che comparse;

 5-l’ infelice avvio della raccolta differenziata dei rifiuti con il paese sommerso da sporcizia di ogni genere;

 6.-la  presa d’atto della sua assoluta incompetenza nel comprendere la profonda fase di cambiamento dell’ordinamento finanziario e contabile degli Enti Locali che ha fatto emergere situazioni di difficoltà finanziaria in tanti enti locali;                                                                                                                                                      7-l’emergere della protesta generale che dilaga in tutta la popolazione per le tante promesse fatte e mai realizzate e non  più realizzabili;

8 il preciso  calcolo politico di addossare al Consiglio Comunale la responsabilità delle difficili decisioni in materia di tasse, tributi e quant’altro da adottare nei prossimi cinque anni a carico della collettività dissestata dalla incapace gestione del Comune da parte di sindaco ed assessori.

Ebbene, fatti i conti, tutti per lui negativi, il suo velleitario e spregiudicato protagonismo lo  ha indotto a giocarsi la carta del Dissesto del Comune perché senza di lui e dopo di lui c’è solo il diluvio. Essendo il diluvio arrivato: muoia Sansone con tutti i Filistei.

 

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