19 Marzo 2024

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Crocetta Ter, ancora parole e solo parole? I siciliani si aspettano fatti reali!

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Carmelo Raffa

Un consiglio a Rosario Crocetta: meno parole e concrete risposte ai bisogni dei siciliani

Palermo, 5 novembre 2014 – Parte il terzo governo presieduto da Rosario Crocetta eletto oltre due anni fa per merito di una coalizione eterogenea che ottenendo il 30,43 ha avuto la meglio su un centro destra lacerato e profondamente diviso.

Come più volte abbiamo scritto Rosario Crocetta ha portato un valore aggiunto alla coalizione consistente in una percentuale da prefisso telefonico e nonostante ciò nei momenti di difficoltà con le forze che lo sostengono si appella direttamente al “suo popolo”.

Negli ultimi giorni non gradendo la contestazione legittima degli amministratori locali il Crocetta pensiero riscopre la parola “mafia” per additarne la presenza in moltissimi consigli comunali siciliani.

Cosa vera o amplificata?

Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ricopre anche la carica di Presidente dell’Anci Sicilia risponde così alle affermazioni del Governatore:
“Le dichiarazioni del Presidente della Regione sulla presenza di rappresentanti politici espressione della mafia in tutti i consigli comunali, rischiano di creare un clima di generalizzata delegittimazione che alimenta generalizzata sfiducia, nella quale prospera fatalistica rassegnazione, utile proprio al malaffare e alla mafia”.

Ci corre l’obbligo di ricordare ai lettori che Leoluca Orlando è stato da sempre un vero combattente del fenomeno mafioso ed agendo così ha rischiato la propria vita: “Leoluca Orlando,deve morire” non sono state parole profferite dal Signor nessuno ma da Totò Riina.

E dalla bocca di un vero Professore anti mafioso che porta il nome di Leoluca ed il cognome di Orlando raccogliamo un utile messaggio:

”Combattere la mafia è diritto/dovere di ciascuno e l’Anci Sicilia vuole essere in prima linea su tale fronte e sostiene ogni iniziativa politica e giudiziaria volta a contrastare il fenomeno mafioso e le sue infiltrazioni nelle istituzioni. Tutto questo senza però ricorrere al ritornello di affermazioni generiche che finiscono con l’apparire tentativi strumentali di distrazione dai drammatici problemi della Sicilia che i governi regionali, da moltissimi anni ormai, non hanno affrontato seriamente, nonostante denunce sulla ”mafia che fa schifo” o sulla mafia che è in tutti i consigli comunali”.

Ed allora caro Governatore come diceva il grande comico Totò: “ci faccia il piacere….” e faccia recuperare al suo nuovo Governo il tempo perduto dai suoi due precedenti.

A meno che a proposito di amministratori e consiglieri vicini a cosa nostra…..ha una lista di nomi. In questo caso non perda tempo e la presenti immediatamente alle autorità competenti.

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