29 Marzo 2024

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Di Stefano (Vice pres. Casapound): “Presto arriveremo in parlamento e faremo volare sedie e schiaffoni a qualche ministro”

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Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound, è intervenuto ai microfoni di ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Di Stefano su Virginia Raggi e il Movimento Cinque Stelle: “Dopo i risultati elettorali hanno iniziato a prendere una deriva che assomiglia al nostro programma. Soprattutto a Roma, siamo contenti che Virginia Raggi abbia annunciato delle prese di posizioni che sono uguali alle nostre. Anche se alla fine siamo certi che non farà nulla di concreto. Non ci fidiamo più del Movimento Cinque Stelle, ma CasaPound applaude comunque all’intervento d Virginia Raggi, ben sapendo che non se ne farà nulla perché il Movimento è un’accozzaglia di comunisti mancati”:

Di Stefano sui recenti risultati elettorali di CasaPound: “Siamo euforici per questi risultati. Speriamo che convincano Salvini a mollare definitivamente Berlusconi e a venire con noi, anche se siamo ben contenti di andare avanti da soli. L”effetto Moric? Lei è una persona conosciuta, è una persona inserita in un determinato contesto, il fatto che abbia preso una posizione così decisa nei nostri confronti è utile. Succederà, prima o poi, che qualcuno dei nostri quando arriveremo in Parlamento si alzerà per dare qualche schiaffone a un Ministro. Ci sono delle questioni che quando si discutono in Parlamento non si possono contestare con i cartelloni e poi andando a mangiare un tramezzino tutti insieme. Ci sono delle cose per cui in Parlamento devono volare le sedie. Deve essere una cosa di cui si parla in tutto il mondo. Ci arriveremo presto, quando succederà non potranno più ignorarci. Noi fascisti? Non nascondiamo le nostre radici ideologiche, guardiamo al futuro, agiamo nella politica con le leggi italiane ma ci sentiamo gli eredi di un certo progetto politico. Il nemico comunque non sono i comunisti, ma l’Unione Europea, chi odia la Nazione e la sua identità”.

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