29 Marzo 2024

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Primi passi in provincia di Ragusa per il “Popolo della Famiglia”: “Non negoziabili i valori del diritto alla vita”

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In foto: Gurrieri, De Carli e Antoci

Primi passi in provincia di Ragusa per il “Popolo della Famiglia”, i candidati alla Camera dei deputati Antoci e Gurrieri: “Non negoziabili i valori del diritto alla vita oltre che della dignità della persona, del lavoro e la sussidiarietà”

RAGUSA (RG) – Al via la campagna elettorale ufficiale in vista del prossimo 4 marzo, giorno delle consultazioni politiche per il Parlamento italiano. Tra i vari partiti tradizionali e più conosciuti adesso è presente anche il Popolo della Famiglia con a capo Mario Adinolfi, presidente nazionale, e con lui Gianfranco Amato e Nicola Di Matteo, rispettivamente segretario e coordinatore nazionali.

“Il Popolo della Famiglia è un soggetto politico aconfessionale e valoriale, di ispirazione cristiana che mette al centro la dottrina sociale della Chiesa – spiega Laura Gurrieri, candidata iblea per la Camera dei deputati – E’ aperto ai non credenti e alle altre confessioni religiose che condividono il suo programma in difesa dei valori non negoziabili: il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale, la centralità della famiglia, come stabilito dall’articolo 29 della Costituzione, il diritto dei figli ad avere un padre e una madre; la dignità della persona, del lavoro e la sussidiarietà. Siamo fieri che il PdF sia nato anche a Ragusa e che si stia difendendo bene non solo nel farsi conoscere, ma anche nel fare in modo che i suoi punti programmatici possano essere recepiti nel modo migliore dai futuri elettori iblei”.

“Non mancano però i tanti e continui ostacoli che si presentano ogni giorno nel renderci visibili e nel trasmettere il nostro messaggio – dice Paolo Antoci, referente territoriale del Movimento e candidato alla Camera – tra la disaffezione alla politica e la relativa delusione dei cittadini, sono soprattutto ricorrenti gli attacchi ideologici sui principi ispiratori che il neomovimento politico propone”. Il PdF, infatti, è per il diritto universale a nascere e contro l’aborto, per la cura dei malati e deboli e quindi contro l’eutanasia, per l’abrogazione delle leggi su divorzio breve, buona scuola, unioni civili e biotestamento. Il Popolo della Famiglia intende costruire in Italia una grande resistenza popolare contro le leggi liberticide, contrarie al diritto naturale (le adozioni gay, i matrimoni egualitari, il gender nelle scuole, la liberalizzazione di qualsiasi droga, l’eutanasia, etc.), che i governi di centrosinistra, con la complicità dell’attuale centrodestra, hanno varato.

Il movimento PdF presente nella provincia di Ragusa si sta muovendo con umiltà ma anche con altrettanta grande tenacia. Ha raggiunto infatti già diverse centinaia di persone anche a Modica, Scicli, Giarratana, Vittoria e Comiso tramite i cenacoli e le riunioni con piccoli gruppi di persone. A coloro che sembrano mostrarsi diffidenti a questa nuova alternativa politica per il 4 marzo perché ritengono che non riuscirà a superare il 3%, Laura Gurrieri e Paolo Antoci, con una esemplare determinazione rispondono: “Noi supereremo il 3%, se ognuno darà il suo contributo senza paura e senza farsi intimidire, sarà impossibile non farcela. Quand’anche dovessimo fermarci sotto la soglia dello sbarramento, sarebbe nato un movimento cristianamente ispirato che raccoglie centinaia di migliaia di voti e che dice no alle leggi più tremende che vogliono devastare l’ordinamento giuridico italiano con norme contro la vita e contro la famiglia. I radicali hanno condizionato l’agenda parlamentare potendo contare raramente su più del 2% dei voti. Ora è tempo per i cattolici italiani e le persone di buona volontà caricarsi la fatica e il rischio di una rappresentanza diretta e non mediata in politica, per fare da forza interdittiva alla nascita di ulteriori normative mortifere. Dai radicali bisogna apprendere il metodo e applicarlo in direzione evidentemente contraria. Un voto dato a questo progetto e sottratto all’astensione o a vecchi partiti disinteressati a difendere seriamente e con nettezza i principi non negoziabili, non può mai e poi mai essere considerato sprecato sul piano della coscienza”.

In foto: Gurrieri, De Carli e Antoci
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