20 Aprile 2024

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Razzi (Forza Italia) a radio Cusano Campus: “Berlusconi è come Cristo”

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Antonio Razzi

Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Razzi ha criticato Forza Italia per gli scarsi risultati elettorali fatti registrare in Abruzzo: “Sono arrabbiato per i risultati elettorali di Forza Italia in Abruzzo. La dirigente attuale è quello che è, se non si cambia finisce sempre così. E’ come una squadra di calcio che ha perso 6 a 0, qualcosa deve cambiare. Squadra che perde si cambia, squadra che vince non si cambia mai, ci mancherebbe. Non si può essere attaccati alla poltrona, i cittadini non li votano a questi, già i risultati hanno fatto capire che questi non sono simpatici agli abruzzesi. I cittadini vogliono facce nuove, ci sono tanti giovani valorosi in Abruzzo a cui viene chiusa la porta, ma perché? Senza ricambio si rischia di scomparire. Bisogna valorizzare giovani volenterosi che prendano in mano la situazione. Non possono andare avanti sempre i vecchietti”.

Discorso che però non vale per Berlusconi. Spiega Razzi: “Lui è lui. Come lui non c’è nessuno. Berlusconi è come Cristo. E’ impossibile che si possa cambiare. Non ce n’è nessuno come lui. Cristo non è che lo puoi cambiare con un altro Cristo. Per me lui è un Cristo, e io da cattolico mica posso pregare un altro Cristo. Dobbiamo sperare che vive 200 anni, dobbiamo sperare questo. Risorgerà, chi lo crede morto si dovrà ricredere. Meglio un paragone con un grande calciatore in là con gli anni? No. Di Ibrahimovic ce ne sono tantissimi, di Berlusconi ce n’è uno. Berlusconi è come Cristo, di Cristo ce ne è uno solo. Berlusconi è uno solo, come Cristo, però i Giuda attorno a lui sono tanti”.

Sugli ultimi test missilistici di Kim Jong Un: “Io ripeto sempre che bisogna dialogare e cercare di levargli l’embargo. Magari davanti a un piatto di spaghetti e un buon bicchiere di vino si ragiona meglio. Bisogna parlarci. Perché lancia i missili? Molte volte su di lui ci sono calunnie e chiacchiere non vere. E poi fa delle prove, i missili non li ha mai adoperati davvero. Speriamo che non li punti mai su una nazione. Sono disponibile ad andarci a parlare, il mio sorriso porta pace e distensione quando parlo con le persone”.

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