18 Aprile 2024

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Roma, amministrative. Sgarbi a radio Cusano Campus: “Bertolaso candidato a perdere”

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AMMINISTRATIVE, SGARBI A RADIO CUSANO CAMPUS: “BERTOLASO CANDIDATO A PERDERE, IO SAREI STATO IL MARCHINI DI MILANO, VALEVO DA SOLO IL 7%. A BOLOGNA NON CORRO, NON SFIDO UN TELEPASS. GAY? IO CHE SONO ETEROSESSUALE ORMAI SONO UN DIVERSO. PROPONGO CHE GLI ETERO INDOSSINO UN FIOCCHETTO ROSSO”. POI INSULTA SAN VALENTINO.

ROMA – Vittorio Sgarbi è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione,  condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Vittorio Sgarbi ha commentato duramente la scelta da parte del centrodestra di candidare Guido Bertolaso: “Bertolaso sindaco di Roma? E’ un’idea per non preoccuparsi troppo della questione. Una volta che hai detto il nome di Bertolaso puoi partire e andare in vacanza, tanto non vincerà mai. Lo sconsiglio di fare campagna elettorale. L’unica soluzione che avevano era quella di appoggiare Marchini, approfittando del bagaglio di voti soltanto suoi che può vantare. Non lo hanno voluto candidare, così non gli resta che perdere, è inutile anche affaticarsi. Non vogliono vincere, la Meloni non ha voluto Marchini. “.

Sgarbi è poi tornato sulle ipotesi di candidatura a Milano e a Bologna: “A Milano potevo essere una soluzione per il centrodestra. Da solo valevo già il 7%. Un risultato già importante, solo di voti miei. Un po’ come Marchini a Roma. Se al mio 7% si aggiungevano i voti del centrodestra, si poteva fare qualcosa di importante. Io a Milano e Marchini a Roma saremmo stati candidati perfetti per il centrodestra. Candidarmi a Bologna? Sarebbe stata una lotta inutile, non mi candido contro un telepass, il candidato sindaco di Bologna della sinistra è un telepass, prima di fare politica faceva il casellante, con uno così non mi metto neanche a competere”.

Sgarbi, in chiusura, ha detto la sua anche sulle Unioni Civili e su San Valentino: “In televisione ormai ci sono tantissimi gay. Sanremo? Quando lo fanno? Comunque ormai io tecnicamente sono un diverso. Loro sono uguali, ma io sono un diverso. Oggi l’eterosessuale è un diverso. Loro ostentano i nastrini arcobaleno? Allora propongo che gli eterosessuali usino un nastrino rosso. San Valentino? Non l’ho festeggiato, chi è un cantante? San Valentino è un santo di mer.a, è un santo che non ha mai fatto niente, è un segaiolo, poveretto”.

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