23 Aprile 2024

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Professionisti a favore della legalità. Venerdì 6 novembre Consulenti del Lavoro e Avvocati riuniti a Prato per contrastare il lavoro irregolare

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Prato, 4 novembre 2015 – Quale ruolo e quali responsabilità hanno i liberi professionisti in materia di legalità e prevenzione della corruzione? All’interrogativo risponderanno i Consulenti del Lavoro in occasione del convegno organizzato il prossimo 6 novembre presso la sede della Camera di Commercio di Prato. La città toscana è stata negli ultimi anni al centro di diversi casi di cronaca relativi ad aziende totalmente irregolari, soprattutto nel comparto tessile, guidate da datori di lavoro extracomunitari che hanno favorito lavoro nero, evasione fiscale, orari di lavoro prolungati, luoghi insalubri e permessi di soggiorno scaduti. L’allarme viene lanciato dagli organi ispettivi, dalle imprese locali e dagli stessi Consulenti del Lavoro, chiamati a gestire la regolarità dei rapporti di lavoro facendosi portatori dei principi del lavoro etico e della legalità.
All’evento prenderanno parte la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, il Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Prato, Alessandro Bensi, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Prato, Lamberto Galletti, l’esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Pasquale Staropoli e un componente del Consiglio Nazionale Forense, Vito Vannucci.
Per la Presidente Marina Calderone il binomio lavoro-legalità può raggiungere un equilibrio attraverso la diffusione di una cultura della legalità che faccia della lotta alla corruzione una condizione imprescindibile. “I Consulenti del Lavoro sono in prima linea in questo percorso di divulgazione del lavoro etico – ha dichiarato la Presidente Calderone – grazie anche all’Asseco, l’asseverazione contributiva e retributiva rilasciata alle imprese per certificare la genuinità dei rapporti di lavoro. Con l’ottenimento della conformità contributiva e retributiva, le aziende certificate entrano a far parte dei criteri di selezione dell’attività ispettiva del Ministero del Lavoro, che terrà conto delle imprese asseverate nella definizione degli accertamenti e potrà utilizzare l’asseverazione anche per la verifica delle regolarità delle imprese negli appalti privati”. Meno controlli, quindi, per le imprese asseverate e posizione aziendale più certa, qualora l’azienda rientri fra quelle scelte a campione.
Secondo il Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Prato, Alessandro Bensi, la comunità pratese ha assistito negli ultimi tempi a numerosi episodi di illegalità che hanno visto coinvolti gli stessi immigrati che si cerca di integrare nel contesto lavorativo cittadino. Un contesto in cui la Categoria opera quotidianamente a favore della legalità tanto da indurla ad organizzare un convegno su questo tema. “Il professionista è colui che fa rispettare le leggi”, ha commentato Bensi. “Per questo abbiamo ritenuto indispensabile, come Consulenti del Lavoro, aprire un dialogo con le Istituzioni e con gli altri ordini professionali coinvolti per riflettere sul nostro ruolo e sulle azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno della corruzione e dell’illegalità”.

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