19 Aprile 2024

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Ragusa. “In seno all’arte”. Prevenzione prima di tutto.

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Ragusa. 15 dicembre 2022
La prevenzione del tumore al seno si veste di arte: mostra dal 15 al 22 dicembre 2022 – Museo della Cattedrale – Ragusa
“L’arte che si prende cura, l’arte che cura… L’arte come farmaco emozionale ma anche l’arte che si dona per prendersi cura”
Ideata e curata dall’artista Anna Bufaderci, che ha voluto con determinazione la realizzazione di una mostra ispirata alla prevenzione del tumore al seno. L’idea ha trovato immediatamente la condivisione dal team Breast Unit – ASP di Ragusa, dal comune di Ragusa, dalla Consulta Comunale Femminile e Giovanile di Ragusa e dall’UOEPSA ASP di Ragusa. La mostra si avvale della preziosa generosità di altri artisti che hanno voluto donare le proprie opere per una raccolta fondi che saranno devoluti alla struttura. L’arte con la sua bellezza diventa uno spazio, nelle splendide sale di del museo della Cattedrale – corso Italia – Ragusa a partire dal 15 fino al 22 dicembre 2022. L’evento si propone di sensibilizzare il più alto numero di persone sull’importanza della prevenzione del tumore al seno. Cerimonia di apertura 15 dicembre 2022 ore 16:30.
Elisabetta Rizza curerà la presentazione della mostra.
Schede di Anna Bufardeci ed Elisabetta Rizza.
Ha sul capo una corona di spine la “madonna” raffigurata in locandina…
Volevo un’immagine che esprimesse il dolore, la sofferenza ma pure la speranza….
Mi sono liberamente ispirata ad una “madonna” di Munch… una “classica” intravista su una maglietta… l’ho immaginata subito quella trasformazione… Le spine … come emblema…
Il percorso di una donna in terapia per tumore al seno è quella corona di spine…
È quel cielo cielo cupo in cui sono immersi i suoi pensieri…
Ma poi c’è la CURA ed il suo corpo o parte di esso è immerso in un cielo di colori e ne fuoriesce come ritemprato anche nella sua femminilità e sensualità… È la bellezza della CURA che trionfa sulla malattia, quello che vorremmo per ogni donna che si trova a lottare contro questa malattia…
L’arte che si prende cura, l’arte che cura… L’arte come farmaco emozionale ma anche l’arte che si dona per prendersi cura…
Questo quello in cui credo e del perché nasce “In Seno all’arte “… Questo quello in cui credono i miei amici artisti che, con grande sensibilità etica e sociale, donano le loro opere per una raccolta fondi per la Breast Unit (percorso senologico di prevenzione e cura). Questo quello in cui ha fortemente creduto la presidente della Consulta femminile del comune di Ragusa, Gianna Miceli e quanti hanno supportato questo progetto con il loro patrocinio che ha permesso di avere spazi e pubblicità: dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali – Regione Siciliana, al comune di Ragusa, al vescovado, alle associazioni, a privati cittadini come Margherita Tue’ che ci ha supportato trovando una tipografia, quella di Antonio Tringali, che stampasse a titolo gratuito quanto serve per la pubblicità cartacea… un grande supporto ci ha dato l’instancabile Simone Digrandi che parecchi problemi ci ha aiutato a risolvere nonostante i suoi mille impegni.
La mia e la loro speranza è che venga recepita l’importanza di questo messaggio con l’acquisto delle opere in mostra, opere che per essere più vendibili avranno un prezzo inferiore del 30% rispetto alle reali quotazioni degli artisti ed il ricavato andrà per intero alla Breast Unit per acquisto di tutto ciò che possa far star meglio psicologicamente le donne che si trovano a vivere questa dolorosa e complicata fase della loro vita….
“In seno all’Arte” è una chiamata per ventidue artisti (pittori, scultori e fotografi) ai quali è stato chiesto di donare una opera per una raccolta fondi a favore della Breast Unit (Centro di Senologia Multidisciplinare) dell’ASP 7 di Ragusa.
Alcuni eventi della nostra vita come “la malattia o la perdita della persona amata, o anche una nascita, spezzano la linea del quotidiano veloce e ci rendono per alcuni istanti coscienti della esistenza… Diventano storie di una guerra, di una trascendenza, di una trasformazione… Processo evolutivo che non è un’allegra corsa nei campi illuminati dal sole, riguarda sempre la propria oscurità, il trauma, il caos”.
(Laura Cionci, Roma 1980-Roma 2022- Artista)
La ricerca, in Arte, si muove sulle stesse vie tortuose; prima di essere generativa, è travaglio faticoso, individuale, intimo e personale.
Qui risiede il legame profondo tra la malattia/cura e l’esperienza artistica.
Inoltre il corpo, l’attenzione a tutte le sue varianti di corpo esibito, scoperto, ferito, manifestamente dato, connotato in maniera storico-sociale e culturale, è stato centro della ricerca di molte artiste del ‘900; comprendendone appieno le potenzialità lo hanno utilizzato per innescare relazioni, ricercare nuove forme di dialogo, di ascolto, aprire strade nuove che ci consentono oggi di avvicinarci al corpo senza remore ed infingimenti.
Su questo terreno fecondo, è possibile stringere una alleanza, affinché i talenti, messi a disposizione del mondo, possano moltiplicarsi e divenire progetti che curano gli spazi di cura, le persone, la Comunità.
E. R.

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