Ragusa. La polizia di Stato ha arrestato il presunto padre di Vittorio Fortunato, il bambino abbandonato il 4 novembre scorso dentro un sacchetto di plastica.
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Ragusa. 04/12/2020
La squadra mobile della Questura iblea ha lavorato senza sosta per scoprire chi aveva abbandonato, il 4 novembre scorso, un bimbo neonato, che ha rischiato di morire, in quanto lasciato all’interno di un sacchetto di plastica, con il cordone ombelicale aperto, nei pressi di una macelleria di Ragusa.
Alla fine, il certosino lavoro investigativo, ha dato i risultati sperati e stamattina gli agenti della mobile hanno tratto in arresto un macellaio cinquantanovenne del luogo, lo stesso che avrebbe inscenato il casuale ritrovamento del bambino, proprio davanti alla sua macelleria.
Come si ricorderà, in quella occasione, il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e le immediate cure del personale sanitario, avevano permesso di salvare la vita al piccolo che adesso è stato adottato da una coppia del Nord-Italia.
Gli investigatori hanno sentito l’uomo che aveva dichiarato di avere rinvenuto il piccolo attirato dai suoi vagiti e dopo avere visto di cosa si trattava, aveva chiesto il supporto di una vicina e insieme hanno avvisato le forze dell’ordine.
Ma questa versione non aveva convinto gli agenti che hanno continuato, tuttavia, le indagini al fine di accertare le verità.
Dalle indagini è emerso che l’uomo, legato sentimentalmente ad una donna modicana di 41 anni, la sera del 4 novembre, dopo avere ricevuto una strana richiesta di aiuto da parte della donna stessa, si era recato presso la sua abitazione a Modica ed aveva scoperto che questa, che intratteneva una relazione con lui, aveva poco prima partorito il bambino. La donna gli aveva inoltre chiesto, di lasciare il piccolino in ospedale per disfarsene, ma lui ha deciso invece, di metterlo in un sacchetto di plastica e trasportarlo fino a Ragusa, abbandonandolo e inscenando successivamente il ritrovamento.
Il soggetto, di cui non sono state rese note le generalità, nonostante tutti quelli del quartiere lo hanno già individuato, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione a disposizione della magistratura.