28 Marzo 2024

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Sagra dell’uva a Roccazzo: Straordinario successo con record di presenze. Applauditissimo il concertone finale de l’equipe 84

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Un trionfo la trentunesima edizione della Sagra dell’uva a Roccazzo. Ventimila visitatori per degustare mostata e cuddureddi. Straordinario il concerto dell’Equipe 84 applauditissimo dal pubblico

ROCCAZZO (Frazione di CHIARAMONTE GULFI) – Almeno ventimila presenze soltanto nella giornata di ieri. Quasi trentacinquemila in tutto il fine settimana. Ancora numeri record per la “Sagra dell’uva” di Roccazzo. Un fiume di gente si è riversato nelle strutture del mercato ortofrutticolo dove sono stati allestiti gli stand. L’edizione numero trentuno è dunque servita a consacrare, ancora di più, questa manifestazione come la più partecipata dell’intera stagione estiva sul territorio chiaramontano. Una formula che piace, e parecchio, perché contrassegnata da una sana genuinità e da una capacità organizzativa senza pari, quella messa in campo dall’Associazione giovanile Roccazzo, che, grazie al connubio tra tradizione e sapori, riesce a catturare un numero sempre maggiore di visitatori. Dai giovani ai meno giovani, dai cultori del gusto a coloro che cercano prodotti cui non fa difetto l’originalità nella preparazione. Insomma, un’alchimia speciale che non a caso riesce ad attirare presenze da ogni dove. E certo un importante richiamo è stato esercitato anche dal concerto de L’Equipe 84 che ieri sera, in oltre due ore di spettacolo, ha catturato il pubblico con la propria dinamicità, effervescenza e verve oltre che con la storia di una band che, non a caso, ha fatto parte integrante di un passato indimenticabile della musica leggera italiana degli anni ruggenti. Tony Mione alla chitarra e voce, Roberto De Vincenzi alle batterie, Marco Di Marco alle tastiere, piano e voce e Giuliano Di Leonardi al basso hanno fatto respirare l’aria dei grandi successi di una volta al pubblico intervenuto numeroso ad applaudirli. “Non ci aspettavamo un simile importante riscontro – affermano gli organizzatori, in testa Giovanni Gravina e Paolo Divita – è stato un vero e proprio bagno di folla che ha premiato la nostra fatica. Straordinario il successo del concertone finale con l’Equipe 84. La location del mercato ortofrutticolo ci ha consentito, anche stavolta, di potere puntare su una sistemazione più articolata degli stand della degustazione, su una maggiore disponibilità di parcheggio (sono circa ottomila le auto che abbiamo ospitato soltanto ieri) oltre alla presenza di numerosi venditori ambulanti ed espositori che hanno reso ancora più frizzante le varie iniziative che fungono da corollario alla sagra. E’ stata davvero una edizione che ricorderemo a lungo. Dalle 17 di ieri e sino a mezzanotte un moto perpetuo per quanto riguarda l’afflusso di gente e, di conseguenza, la distribuzione dei prodotti tipici della montagna, a cominciare dalle tradizionali cudduredde senza dimenticare la mostata e tutti gli altri prodotti tipici della montagna”. Ad intervenire, ieri, il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri, che ha fatto gli onori di casa. Tra gli ospiti anche il procuratore aggiunto della Repubblica di Catania Carmelo Petralia, e il senatore Giovanni Mauro. L’Associazione giovanile Roccazzo ha dunque rivolto speciali ringraziamenti, per il sostegno ricevuto, oltre all’Amministrazione comunale, a tutte le istituzioni che a vario titolo hanno fornito il proprio supporto alla riuscita della sagra. Inoltre, uno speciale ringraziamento è stato indirizzato dagli organizzatori alle forze dell’ordine, in particolare ai carabinieri della locale Stazione, oltre alla polizia municipale e alla Protezione civile, e ai vari sponsor che hanno fatto sì che la kermesse potesse fare breccia nel cuore dei visitatori nel migliore dei modi. Ancora una volta, a farla da padrone la degustazione dei sapori classici della vendemmia, con quasi novemila litri di mosto utilizzati per la preparazione di mostata e “cudduredde”, per non parlare delle centinaia di chili di salsiccia (ne sono stati consumati ben 600) e di frittelle che sono andate via come se nulla fosse tra l’apprezzamento generale. Grande attenzione, inoltre, riservata all’uva, messa a disposizione dei visitatori nelle differenti varietà, a cominciare dalla specialità Italia, la regina della tavola. Alla fine l’arrivederci al prossimo anno, con l’edizione numero trentadue.

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