19 Aprile 2024

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Vittoria. Aiello: “La valanga del voto di scambio”. Riceviamo e pubblichiamo

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L'on Francesco Aiello

VITTORIA – In riferimento agli articoli di stampa pubblicati oggi sul quotidiano La Sicilia di Catania, vorrei chiarire alcuni passaggi; e non per apparire il primo della classe, anche perché non ho più l’età, ma giusto per (come si dice in giornalese) per onore di cronaca.

Barresi scrive, virgolettando e riferendo che sono parole del Prefetto di Ragusa, che io sono stato “sfiorato” dall’inchiesta Exit Poll.

Io invece, ritengo di essere stato colpito, travolto e affondato, l’anno scorso, nello stesso momento in cui sono stato accomunato ad “altri”, in una vicenda che non mi ha minimamente riguardato. Tanto è vero, e chi ha buona memoria lo ricorderà certamente, che in diversi comizi, ho “urlato”, come sono solito fare io quando mi capita, che se avessi voluto, avrei potuto stravincere le elezioni amministrative, e non al ballottaggio. Però, io volevo vincere con i voti dei cittadini di questa città ed è proprio per questo che su di me, non solo non ha piovuto, ma non è caduta nemmenouna sola goccia di acqua.

Ciò precisato, ribadisco a tutti gli onesti, la stragrande maggioranza dei vittoriesi, che, nonostante i detrattori, tanti, molti anche con le facce d’angelo, che io sono qui ancora una volta, per far si che la nostra Vittoria, torni agli antichi splendori, come quando per esempio, il rimpianto Lino Blundo, giornalista de La Sicilia, democristiano di ferro, scrisse che Vittoria e Scoglitti, grazie ad Aiello, erano da considerare i due centri più puliti ed efficienti, non solo della provincia iblea, ma dell’intera Sicilia.
Non posso continuare a parlare di me stesso in questi termini, ma considerato che altri, anche coloro i quali si sono arricchiti in un certo modo, e nonostante io non li degni nemmeno di uno sguardo o di una attenzione, continuano a sputare veleno e buttare fango, sono costretto ad intervenire.

Io sono qui e sono disponibile, sono stato minacciato di morte diverse volte dalla mafia e sono stato sotto scorta, esattamente come Paolo Borrometi, solo per avere detto la verità, sono stato rivoltato come un calzino, più volte dai Magistrati, ma non è emerso niente, mentre altri hanno fatto alleanze strane, eppure…
Ma comu fine cca ‘ ? O cuntrariu? I tinti su buoni e i buoni su tinti?

Non praevalebunt!

Francesco Aiello

 

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