Vittoria. “Cari Commissari la Vostra risposta non ci basta. Vittoria ha bisogno di cambiare, serve il Vostro appoggio non la Vostra solidarietà”. A cura della dottoressa Sabrina D’Amanti, Psicologa e Psicoterapeuta. Riceviamo e pubblichiamo.
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Sabrina D’Amanti, Vittoria (Rg), 12 settembre 2019.- Seconda lettera aperta:
Illustri Commissari,
Quando ieri sera, scorrendo passivamente la bacheca di Facebook, mi sono imbattuta in un comunicato con lo stemma del Comune e da Voi sottoscritto, mi si sono illuminati gli occhi e con vorace rapidità ne ho letto il contenuto. Ero certa si trattasse di un comunicato legato ai fatti recenti e chissà magari una possibile risposta ai cittadini rispetto alle richieste da questi avanzate. L’ipotesi era corretta. Il contenuto ha invece lasciato delusione. La stessa delusione trovata nei commenti riportati sotto quel link ed espressa dai tanti cittadini che lo hanno letto. Queste le Vostre parole: <<Fatti come quello accaduto una settimana fa devono indurre ciascuno di noi ad una seria riflessione e ad una presa di coscienza collettiva, che chiami in causa responsabilità, valori, etica […] I cittadini perbene, che sono la stragrande maggioranza, devono assolutamente ribellarsi a questi gravissimi episodi di violenza e arroganza, manifestando apertamente solidarietà alla vittima della violenza sessuale, ma anche ai genitori di Alessio e Simone D’Antoni e all’uomo accoltellato da Rosario Greco>> (Fonte: Vittoria Daily). Egregi Commissari la buona volontà di chi soffre nel vedere la propria città nel degrado, di chi inorridisce nell’apprendere terribili notizie, come quelle che hanno sconvolto gli animi di tutti, prima a luglio, e ora a settembre, non basta. Positivo che la città abbia avuto questo Vostro importante cenno; positivo che abbiate scritto: <<Abbiamo il dovere civico e morale di contribuire, ognuno per la propria parte a riscattare la città di Vittoria da questa nuova onta. Tutti insieme, istituzioni in testa, possiamo farcela. Ovviamente, anche le istituzioni hanno il dovere di fare la propria parte: gli aguzzini, gli orchi, i criminali, i delinquenti seriali e chiunque pensi di poter usar il linguaggio della violenza, dell’intimidazione, dell’abuso devono essere assicurati alla giustizia e scontare per intero la pena>>. E allora accolgo queste Vostre parole con speranza e Vi chiedo: <<Incontriamoci>>. Metto a disposizione della città di Vittoria le mie competenze per l’elaborazione di un progetto che tenga conto delle complesse trame che stanno sotto ai fenomeni di cui stiamo discutendo. So bene che il Vostro compito, nella gestione del Comune, è limitato ad aspetti amministrativi di carattere urgente e non programmatico, ma la Giunta Regionale Siciliana è a metà percorso del suo mandato e Vittoria, come Voi ben dite, ha bisogno del sostegno delle Istituzioni! Chiedo di ascoltarmi (lo faccio per la seconda volta con lettera aperta) e, se la proposta, che Vi dettaglierò, la reputerete interessante, Vi chiedo di sostenere me, e le persone che credono in questa mia idea, nell’organizzazione di un Convegno al quale invitare ad essere presenti i rappresentanti delle Istituzioni Regionali, il Presidente On.le N. Musumeci e il Presidente della Commissione Antimafia On.le C. Fava. In quel contesto, assieme alle tante Associazioni locali che mi hanno già detto di essere disposte ad impegnarsi in questa impresa e in presenza della cittadinanza, dei tanti cittadini che invocano l’intervento delle Istituzioni perché non ce la fanno più, esporremo il programma che ci potrà fare uscire da questo vecchio e putrido pantano e chiederemo il necessario sostegno.
Fiduciosa in un Vostro cortese riscontro porgo cordiali saluti.
