Vittoria. Le fiamme gialle sequestrano documenti all’ufficio ecologia del Comune.
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Vittoria. 22 ottobre 2020
Stamattina quando è stata resa nota la notizia di un blitz al Comune di Vittoria, abbiamo utilizzato il condizionale in attesa di verificare la notizia stessa, che adesso aggiorniamo.
Il nucleo della polizia economica e finanziaria della GdF si è recato oggi a palazzo Iacono, sede del Municipio, per sequestrare documenti relativi alla gestione della discarica di contrada Pozzo Bollente e in particolare sui fondi vincolati della discarica stessa, dopo la chiusura.
L’indagini delle fiamme gialle tende a verificare, oltre alla questione inquinamento e altri argomenti legati all’ambiente, l’effettivo utilizzo delle somme accantonate per la messa in sicurezza dell’impianto. L’operazione disposta e coordinata dalla Procura di Ragusa, serve a fare luce sulla destinazione delle somme, quattro milioni di euro, accantonate dall’Ente tra il 2004 e il 2007. Il problema, sarebbe nato nel passaggio della gestione dal Comune all’Ato ambiente, con un trasferimento di somme che non sarebbe mai avvenuto. La mancata evidenza delle somme nei capitoli del bilancio, avrebbe evidenziato delle anomalie che hanno innescato un percorso giudiziario ancora in corso davanti al giudice monocratico presso il Tribunale di Ragusa che vede coinvolti in qualità di imputati, l’ex sindaco Nicosia, tre ex assessori con deleghe specifiche ai settori ecologia e ambiente: Cavallo Cilia e Nicastro, nonchè 3 dirigenti, Piccione, Troia e Prinzivalli. Tutti, ognuno per il ruolo che svolgeva, avrebbero omesso di adottare misure di prevenzione, procedure di monitoraggio e controllo, compresa la stessa messa in sicurezza della discarica.
Nonostante le bocche cucite degli inquirenti, le carte prelevate oggi, dagli uffici comunali, servirebbero a chiarire alcuni lati oscuri della vicenda.