28 Marzo 2024

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Vittoria perde un figlio illustre “morto il maestro scultore” Arturo Di Modica. Il mondo perde un artista apprezzato e stimato.

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Vittoria. 19 febbraio 2021 – Intorno alle 23,10 la notizia della scomparsa di Arturo Di Modica ha fatto il giro della città, correndo di bocca in bocca, di casa in casa. Da tempo malato, ha condotto una lotta strenua contro un male maledetto che non lascia scampo, ma la sua tempra forte, la sua forza d’animo, agli occhi di molti di noi che spesso lo incontravamo, lo avevano reso un “immortale” già in vita, considerato che lo sarà sempre e non solo in Italia. Da oltre un anno non si muoveva da Vittoria, non era più tornato in America, vuoi per il Covid, vuoi per le sue precarie condizioni di salute. La sua malattia lo turbava ma non lo scoraggiava, sicuramente lo affaticava. Era comunque un turbinio di idee e progetti, nonostante da tempo avesse festeggiato il traguardo degli 80 anni. L’amore profondo per la sua Vittoria e per i giovani servivano da sprone per assumere iniziative adatte alle nuove generazioni.
Tra quanti lo ricordano e incontrandolo non perdevano occasione per scambiare con lui quattro chiacchiere, io stesso; recentemente mi aveva detto che l’ambizione per questo suo progetto ideato e realizzato, ma solo a metà, nella sua casa di Vittoria, lo teneva in vita con il vigore di un giovanotto. Bruno Giordano, magistrato di Cassazione di Vittoria, scrive sui Social “lunghe le nostre chiacchierate su argomenti e progetti del maestro, sono sinceramente addolorato. Non sarebbe giusto, non basterebbe, non sarebbe vero dire che Arturo è stato un grande artista, uno scultore. Egli è stato molto di più: estroso, coraggioso, ambizioso, generoso, provocatore. Ha visto il mondo come altri non l’hanno visto e ha dato al mondo molto di più di quello che ha avuto e visto. Un visionario della bellezza. Voleva donare a Vittoria la grandezza che merita. Un’opera incompleta, come capita ai grandi. Che la sua terra gli sia grata”.
Sebastiano D’Angelo promotore di: “ragusani nel mondo” lo ricorda con affetto e lo fotografa con l’ambizione di un italiano che perde un fratello illustre e con il dolore che prova un grande amico quando parte per l’ultimo viaggio un uomo eccezionale. “Artista di statura mondiale” così lo definisce D’Angelo, “vera icona del genio ibleo, venne insignito del premio ragusani nel mondo nel 2000. Carattere tenace e determinato, ambizioso e portato a pensare in grande, non si abbatteva dinanzi a difficoltà di ogni genere, anche di natura fisica”.
Arturo Barbante, anch’egli artista vittoriese, grande amico da sempre di Arturo Di Modica, “un amico, un fratello, un artista e un sognatore ci lascia dopo un lungo periodo di sofferenze, il male ha avuto la meglio su uno spirito battagliero e difficile da vincere, la sua generosità, ha perso nello scontro durissimo contro il male. Arturo Di Modica resterà per sempre nei nostri cuori, nel cuore di chi lo ha conosciuto lungo il suo avventuroso esistere”.
Arturo, fisicamente “è partito per il viaggio del non ritorno” ma quell’opera, il Charging bull,
che lo ha imposto alla storia, rimane, il suo fiero toro che ringhia a testa bassa, divenuto uno dei monumenti più amati e visitati del mondo e i suoi cavalli dell’Ippari, saranno immortali, così come immortale sarà il ricordo dell’amico Arturo per tutti noi che ce lo portiamo fieramente dentro.
Arturo carissimo, che la terra ti sia lieve e non cancelli dal tuo volto quel mezzo sorriso che non hai mai lasciato, neanche nei momenti di grande sofferenza provocata dal male che ti ha travolto. Riposa in pace amico mio.

FONTE: REPUBBLICA.IT

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