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Vittoria. Si vota non si vota. Aiello si incatena nella rampa del Comune e denuncia il Segretario Generale alla Procura.

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Vittoria. 28 gennaio 2021
La lunga sfilza di contraddizioni sul voto si, voto no a Vittoria, oggi ha scatenato le ire di uno dei quattro candidati, Francesco Aiello, che si è incatenato all’interno del palazzo Iacono, sede comunale, inscenando una protesta che certamente non può essere definita, pretestuosa o priva di fondamento.
Dopo i molteplici rinvii del voto, provocati dalla pandemia, ancora una volta, oggi, ultimo giorno utile per il Comune di Vittoria, per affiggere i manifesti con cui si indicono le elezioni, sulla base di ingiustificate e non compravate motivazioni pervenute anche in questo caso da ignoti, in quanto nessuno sa riferire da chi sarebbe stata assunta la decisione, era stata sospesa l’affissione dei manifesti, non rendendo in questo modo, pubblica la data delle elezioni e facendo scadere i termini legali. Appresa questa notizia, Aiello si è recato in Comune, e, varcata la soglia del palazzo, si è fermato, sotto gli occhi stupiti dei dipendenti e degli agenti della polizia municipale, sulla prima rampa di scale, legandosi alla ringhiera. Immediatamente è stato invitato a desistere da questa impresa, ma la risposta è stata negativa, a quel punto è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati gli agenti della polizia di Stato e i carabinieri, oltre agli agenti della municipale già sul posto.
Intanto nessuno dei commissari era presente e dipendenti, funzionari e dirigenti, si sono trovati soli e spiazzati.
Nel frattempo il Segretario Generale Valentino Pepe, è stato informato, da un medico che accompagnava Aiello, che su di lui sarebbe stata formalizzata denuncia per omissione di atti di ufficio, non avendo avuto la possibilità, il dirigente, di fornire una giustificazione: delibera o variazione scritta o verbale, che potesse dimostrare ad Aiello, che l’ordine di variare la data della competizione elettorale, fosse arrivata dalla Regione o dallo Stato. Dopo circa 50 minuti, Francesco Aiello, dopo un breve e proficuo colloquio con il comandante della polizia municipale, Rosario Amnarù, è uscito lasciando i locali comunali.
Intanto una delegazione era già partita per la Procura iblea, con una denuncia dettagliata da presentare, quando dal Comune è arrivata la notizia, che nel pomeriggio saranno affissi i manifesti con cui vengono indette le elezioni comunali, per le giornate del 14 e 15 marzo p.v.
I segnali che la città è esasperata, sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, auspichiamo che il tempo di giocare sia finito e torni il tempo delle concretezze e della democrazia che dia ai cittadini il diritto di espressione.

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