28 Aprile 2024

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Acate. Chiarimenti sulla “Democrazia Partecipata” da parte dell’ex sindaco Francesco Raffo. Riceviamo e pubblichiamo.

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Redazione Due, Acate (Rg), 9 febbraio 2020.- “L’On. Stefania Campo ha denunciato una inefficienza dei Comuni nella gestione dei finanziamenti regionali del 2017, relativi alla “Democrazia Partecipata”. Tra questi c’è Acate. E’ noto che restituiamo molte risorse finanziarie assegnate alla Sicilia dall’Europa. E, quando ne prendiamo alcune, pastoie burocratiche o impreparazione ci condannano a restituirle. Quindi l’On. ha mostrato solamente la punta di un Iceberg, di una Sicilia disastrata e incapace, sconfitta. E, in primis, molti Comuni. In merito alla problematica sulla “Democrazia partecipata” posso solo dire che, venuti a conoscenza dei finanziamenti della Regione, il 3 ottobre 2017 abbiamo deliberato in merito, individuando con estrema chiarezza le aree di intervento:

1) attività socio-ricreative a favore di soggetti per una cittadinanza attiva.

2) attività di solidarietà a favore di cittadini e famiglie disagiate.

3) collaborazione con la Scuola per favorire tutta la comunità scolastica.

4) attività a favore dei soggetti diversamente abili.

Si trattava di nobili iniziative di forte rilevanza sociale e umana. E così è stato. Ma, nel dicembre del 2018, bisognava rendicontare. Come è prassi consolidata. E’ stato fatto? Pare di no. Nella Circ. n. 14 del 12/10/2018 si fa riferimento alla L. R. n. 5 /2014, art. 6 comma 1 quater che toglie l’obbligo ai comuni in dissesto “ad impegnare il 2% delle risorse di parte corrente”. In verità il Dissesto è diventata la Parola magica per giustificare il nullismo amministrativo. Allora, come mai hanno deliberato e prendono ogni 27 del mese gli stipendi? E i Buoni pasto agli Impiegati? E contributi per feste e festine? Avranno fatto delle variazioni al Bilancio 2014, l’ultimo approvato dal Consiglio, l’Organo che approva i Bilanci o porta un Comune al Dissesto. In verità le idee sono alquanto confuse, soprattutto sul Dissesto. Forse perché sanno che non c’era nessun motivo per farlo. O vogliono coprire la banda dei Consiglieri, mascalzoni teleguidati da altri mascalzoni, che hanno messo in campo con rara e stupida follia ogni azione per portare il Comune nel baratro. Abbiamo parlato e scritto tanto! Ma in Sicilia tutto è possibile, nella colpevole e tragica indifferenza delle Istituzioni regionali. Ma non è finita, purtroppo. L’On. Campo sa che Acate ha altri finanziamenti, messi nel Frigorifero. E aspettano solo di essere spesi, per non ritornare a Bruxelles. Ci sono 800 mila Euro europei per la Gestione dell’Asilo Nido, da rendicontare a Bruxelles. Voci di corridoio ci dicono che è stato chiuso a tempo indeterminato. Forse a settembre! Perché? Non si sa. Non hanno la minima conoscenza del suo valore sociale e pedagogico e lo considerano una proprietà privata. Forse con riescono a scrivere una prorogatio per la ditta che l’ha gestito finora tra alterne vicende, per predisporre nel frattempo un nuovo Bando. O ci sono altri interessi? Oppure non sanno lavorare sulla piattaforma europea, aggiornare sistematicamente i dati, RENDICONTARE. Con Bruxelles non si scherza. Alcuni impiegati lo sanno e con me hanno lavorato bene per 5 anni. Allora, dove sono finiti questi 800 mila Euro? Che senso ha lo “Spazio Gioco” (traduzione infelice di Implementazione dei processi formativi…) se l’Asilo Nido è chiuso. Ma si può chiudere arbitrariamente una Scuola, annullare una nobile attività pedagogico-didattica in favore di fanciulli in una delicata Fase dell’Età evolutiva? E l’Europa starà a guardare? Temo di no. Sicuramente si dovranno restituire gli 800.000 Euro. E chi pagherà il danno? Lo stesso vale per il Depuratore. Bruxelles ci ha assegnato un Milione di Euro. Il Progetto c’è, i soldi ci sono. E allora? Bisogna solo convocare una Conferenza di Servizio. Cioè un compitino di quinta elementare. Però, tutto tace, come per altri  importanti progetti. Intanto il Depuratore continua a marcire, rimane sotto sequestro e inquina l’Ambiente, il fiume Dirillo, il mare, le campagne e fa strage di animali. Ma su ogni cosa regna ora un silenzio omertoso! I Tromboni falliti e assordanti, ora silenti e miopi, si sono estinti. E il Presidente del Consiglio, regolarmente stipendiato dal Comune, e i Consiglieri comunali che fanno? Hanno l’obbligo del Controllo di tutti gli Atti del Comune. Dovrebbero studiare e seguire i problemi della Comunità, che sono tanti e gravi. Ma queste cose appartengono al passato. Ora siamo nella società moderna!”.

 

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