Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 31 marzo 2023.- Non solo farina di grilli ma anche cibo sintetico.  Quella del cibo sintetico era un’ altra scure “europea” che rischiava di abbattersi sull’Italia.  Per fortuna, recentemente, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che vieta il cibo sintetico. La giunta comunale di Acate, però, come reso noto dal sindaco Giovanni Di Natale, “con delibera n. 255 del 1 dicembre 2022, avrebbe già aderito, da tempo, all’iniziativa della Coldiretti contro l’utilizzo del cibo sintetico, a tutela della salute dei cittadini”. Ma cos’è il cibo sintetico? “Si definisce sintetico ciò che è il risultato di processi in cui si utilizzano composti e reazioni chimiche.  Nel caso della carne coltivata si utilizzano cellule staminali che in laboratorio vengono fatte differenziare per produrre muscolo”. Contro il cibo sintetico era partita immediatamente una mobilitazione della Coldiretti con una raccolta di firme su tutto il territorio nazionale, finalizzata a fermare questa pericolosissima “nuova tendenza” che metteva a rischio il futuro degli allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy.

 

Di Salvatore Cultraro

Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.

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