Acate. Comitato cittadino per gli Stati Generali: “Raffo folgorato da Lì Calzi”. Riceviamo e pubblichiamo.
2 min readRedazione Due, Acate (Rg), 20 aprile 2015.- Un vecchio detto recita che le bugie hanno le gambe corte. Niente di più vero. La vera sorpresa è che a sbugiardare il sindaco pinocchio ci ha pensato il suo vice Salvatore Li Calzi in pieno consiglio comunale. Raffo aveva sbandierato ai quattro venti di aver ereditato un debito con l’Enel di 1.900.000 euro. Con la delibera 68 del 2015 il debito viene quantificato esattamente in 1.484.947 euro, quindi di molto inferiore a quanto affermato dal sindaco. Ma le sorprese non finiscono qui. Rispondendo ad una domanda della consigliera del M5S Berrittella il vice sindaco Li Calzi è costretto ad affermare che i debiti con l’Enel per il 2013/2014, quindi gestione Raffo, ammontano a 900.000 euro. Facciamo due conti: 1.484.947 meno 900.000 uguale 584.947 euro. Ecco il vero ammontare del debito precedente. Caro sindaco dopo gli errori di italiano (“d”accapo” si scrive senza apostrofo) adesso sbagli anche i conti? Ovviamente no, pensavi di poter prendere in giro noi e la città. Purtroppo ti è andata male. Meno male che a smentirti ci ha pensato il tuo vice sindaco. Ma il consiglio comunale di venerdì scorso ci ha riservato altre ‘divertenti’, se così si può dire, esternazioni degli assessori. Durante le autocelebrazioni l’assessore Campagnolo, con fare deciso ha elencato tutte le sue realizzazioni. Sblocco della zona artigianale, peccato che tutto, fondi compresi, fosse stato realizzato dalla precedente amministrazione. Ma la vera chicca è stata la protezione civile. L’assessore ha fatto tutto, salvo non riuscire a trovare una sola compagnia di assicurazione disposta a stipulare un contratto. Un grande successo. La new entry in giunta Amatucci visibilmente emozionata per il nuovo prestigioso incarico, ha rendicontato sulla recente visita a Chambly de l’Oise. A tal proposito le consigliamo, cara assessore, un corso rapido ed intensivo di francese almeno potrà pronunciare correttamente il nome della cittadina francese. Poi vorremmo ricordarle che Chambly non è un paese del terzo mondo, i bambini le arance le conoscono (quelle di Acate da decenni sono in vendita nei loro supermercati) per cui non ci racconti la favoletta dei bambini stupiti dalla novità. L’assessore Cutrera esordisce dicendo che si sta impegnando totalmente nella festa di San Vincenzo salvo scaricare immediatamente sulla commissione per i festeggiamenti la responsabilità dell’affidamento all’ASA 13 della vendita dei biglietti. Coincidenze. Ma in tutto questo il sindaco? Già il sindaco non c’era, ufficialmente impegnato, almeno così ha riferito un agitato sostenitore di Uniamo Acate, a risolvere insieme a Mariano Ferro (sic!) il problema dell’IMU agricola. La realtà, invece è un’altra. Doveva rispondere a noi ed alla città sulla chiusura della scuola materna. Ha preferito non esserci. La risposta è già chiara. Non pensi però di scappare, la città vuole la risposta e non le daremo tregua. Chiudiamo con un sentito ringraziamento al sindaco. Si assenti più spesso così i suoi assessori avranno modo di rappresentare la verità su quanto state facendo per Acate.