2 Maggio 2024

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Acate. Comunicato dell’Istruttrice Cinofila Maria Mezzasalma: ”La Collina dei Cani è affondata”.

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Salvatore Cultraro, Acate (Rg) 7 luglio 2023.- Un’altra Nave Ammiraglia, di quella che un tempo era una “splendida flotta” acatese, purtroppo è inesorabilmente affondata, come sono affondate in passato tante altre “valide ventennali corazzate”, nella più totale indifferenza. Stiamo parlando della sofferta ed inevitabile chiusura della struttura “La Collina dei Cani”, creata dal nulla, con entusiasmo, amore e passione dalla Educatrice Cinofila  acatese, Maria Mezzasalma, la quale anni addietro, reduce da gratificanti esperienze vissute in Toscana, che, insieme a tanti altri amanti dei cani e professionisti l’avevano vista protagonista di lodevoli iniziative, aveva voluto ripetere queste esperienze anche in Sicilia, ad Acate suo paese natio, attrezzando ad hoc alcuni ettari di terreno di sua proprietà. Una impresa senza precedenti che aveva trasformato un carrubeto ed un uliveto in un vero e proprio paradiso terrestre per gli amici a quattro zampe. Purtroppo, il sogno è durato poco e la struttura, denominata da Maria, “La Collina dei Cani”, “é affondata”. E così Acate, ancora una volta, ha perso qualcosa che la nobilitava e la distingueva. Tante le attestazioni solidali ma, come di consuetudine, tra qualche giorno non se ne parlerà più e forse nessuno ricorderà l’esistenza della “Collina dei Cani”. Fortemente amareggiata per il sogno svanito, Maria Mezzasalma ha voluto rendere ufficiale la notizia della chiusura della struttura con un comunicato rivolto alla cittadinanza che di seguito riportiamo integralmente.

 “Dopo aver resistito come una nave per ben tre anni, navigato in mari aperti in mezzo a tutte le intemperie, la Collina dei Cani è stata travolta da un’ultima tempesta ed infine si è inabissata.

No, non ha fallito, si è solo trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

1000 giorni di una storia che ho vissuto in solitudine. Non sarò prolissa perché c’è ben poco da dire.

Mi limiterò a dare dei numeri che ho dovuto affrontare da sola.

In tre anni più di cento cani salvati,

e si cari colleghi salvati, perché erano cuccioli abbandonati o direttamente da me o vicino a me. Non ho mai e dico mai preso un randagio libero nel territorio, scusate lo specifico sennò i super cazzola di tastiera cominciano a tamburellare sulle lettere del proprio smartfhone e computer per cominciare a sproloquiare. Magari potessero rimanere felici e liberi, sappiate che non è così.

100 cani in 1000 giorni sono una marea di soldi, di tempo, di emozioni belle e brutte. Belle perché è bello vederli crescere, brutte perché è brutto vederli morire.

Non sto a dire punto per punto, vi faccio sapere solo piu o meno la somma generale tra crocchette, medicine, antiparassitari, sverminanti, pulizie e mantenimento, recinzioni distrutte e rifatte, ecc..

Ho superato di gran lunga i 40.000 euro.

Senza contare che non ho mai avuto lo spazio per poter lavorare. Si, anche lavorare è stato un problema da affrontare. Immaginate di avere nel bel mezzo del Parco in media 30/40 cani.

Immaginate di far entrare un proprietario con il proprio cane per un’oretta di lezione. Ecco si Immaginate se riuscite, perché vi posso assicurare che è un delirio.

Per non parlare dello stress continuo che hanno dovuto subire i miei cani a cui gli sono stati tolti tutti gli spazi.

Questo post è diretto sia ai cittadini di Acate perché li informo che io non mi occuperò più di nessun cane, perché ve lo scrivo in caratteri cubitali CI VUONU I SORDI e CI VUONU TANTI PIRSUNI PI GHIRI A PRIESSU A TUTTI ST’ARMALI.

Non finirò mai di dirlo dovete sterilizzare, sterilizzare e sterilizzare.

Poi mi rivolgo a tutti quelli che ho chiamato, associazioni comprese, che bisogna stare più attenti parlare meno e fare di più.

Ed infine, sempre perché non voglio farla lunga, a tutti quelli del Nord, compresi i colleghi, avevamo una possibilità per poter creare un sogno, un progetto. Per anni e anni avete detto basta staffette, basta cani del sud, ed ecco questi 7 ettari erano a disposizione per creare tutti insieme una realtà locale ed operare affinché qualcosa cambiasse QUA, si QUA. E non mi si venga a dire che in tutti questi 1000 giorni non ho fatto presente cosa stava accadendo.

Questo penultimo punto lo Dedico agli ultimi Cani del Parco e chiedo un aiuto concreto affinché possono essere aiutati a trovare una buona adozione o ad essere accolti in rifugi, case famiglie…Vi chiedo questo perché oltre ad aver chiuso La Collina dei Cani non ho più una “Lira” per poterli sostenere.

Ultime parole, inutili a questo punto, sono, che con una Nave non si va in guerra, e questo l’ho capito a mie spese, per poter lottare ci vuole una Flotta e magari chi lo sa un giorno questo mio sogno succederà, per il momento ho Perso”.

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