Redazione Due, Acate (Rg), 24 maggio 2025.- “Ad Acate si sta consumando un paradosso politico difficilmente comprensibile degno di un film giallo alla Agatha Christie. Alle elezioni comunali del 2023 l’attuale Sindaco Fidone, ha ottenuto il sostegno di Fratelli d’Italia uscendone vincitore. L’accordo prevedeva l’assegnazione della carica di vicesindaco a Gianfranco Ciriacono, espressione diretta di quel partito. Dalle ultime vicende il Sindaco oggi non solo prende le distanze dal centrodestra, ma ne diventa apertamente antagonista. Lo fa prima candidandosi contro la coalizione di centrodestra alle elezioni provinciali, poi alimentando polemiche e strumentalizzazioni attorno alla delicata vicenda dell’aeroporto di Comiso. Un atteggiamento che appare più come un’operazione di marketing politico personale, forse in vista di future ambizioni regionali o provinciali stesse, che come un gesto di responsabilità istituzionale.Tale comportamento ha inevitabilmente suscitato una reazione ferma da parte del sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, che è adesso anche Presidente della nuova provincia di Ragusa e del senatore Salvo Sallemi, entrambi esponenti di primo piano di Fratelli d’Italia, stesso partito che appoggiò il Sindaco Fidone. A questo punto Antonio Lubrano avrebbe detto che “la domanda nasce spontanea”. Come e perchè Gianfranco Ciriacono, oggi vicesindaco di Fidone e rappresentante di Fratelli d’Italia, rimane in silenzio davanti a una linea politica così evidentemente in rotta di collisione con il suo stesso partito? Come può accettare senza obiezioni questa situazione di scontro diretto tra il suo sindaco e i vertici locali e regionali di Fratelli d’Italia tra cui, oltre alla presidente Schembari, l’onorevole Giorgio Assenza e il senatore Sallemi? La parola “scontro” non usata a caso in quanto alle ultime provinciali ricordiamo che Fratelli d’Italia ha presentato nella lista a sostegno di Maria Rita Schembari un membro proveniente dai banchi dell’opposizione candidato nella lista Caruso sindaco, in contrapposizione proprio a Fidone. Come mai non farlo con un membro dello stesso partito, già dichiarato, della maggioranza? Già la politica di suo a volte capirla è difficile, però si chiede agli attuali protagonisti, se non sia giunto il momento di chiarire pubblicamente da che parte si intende stare, per rispetto degli elettori in primis, del mandato ricevuto e della coerenza politica che dovrebbe guidare chi esercita ruoli istituzionali.