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Acate. Coordinamento cittadino Insieme per Acate: “Un Comune che non sa investire, una città che muore e che non ha idea del futuro”. Riceviamo e pubblichiamo.

Redazione Due, Acate (Rg), 3 settembre 2016.- Amministrazione Raffo:  anni 2014-2015-2016: mutui: zero; debiti: zero……..crescita zero!!!!! Raffo zero!!!! Di tanto informiamo la pubblica opinione anche se ci rendiamo conto che il sindaco ha largamente superato la modica dose !!! Pur senza avere carattere esaustivo delle stupidate di raffo vi spieghiamo le sue affermazioni a ruota libera, limitandoci, ad oggi ,ai mutui e debiti che qui elenchiamo, con riserva di dare ulteriori commenti a mutui o debiti in altri tempi contratti  anche ai tempi in cui raffo fu sindaco. Mutui e debiti da Raffo citati;

I mutui contratti dal comune di Acate, sulla base delle elencazioni effettuate dal Sindaco, comportano una incidenza sulla previsione di spesa pari ad €. 266.667,38 di cui €. 187.297,32 a titolo di compartecipazione dello Stato e della regione. Pertanto, il debito di cui parla il sindaco, che secondo il lavoro certosino frutto del suo attento studio e della sua compagine formata da assessori eccellenti e validi esperti che porta alla quantificazione di un debito pari a “soli” €.5.170.663,00 tradotto in incidenza sul bilancio annuale dell’ente è pari ad €.79.370,06. Questo è lo sforzo annuale che si ripercuote sul bilancio annuale del Comune per i “debiti” che sono stati contratti dalle Amministrazioni precedenti a discapito dell’incremento degli investimenti e della crescita di Acate. Perché, sig. Sindaco i suoi esperti avranno forse dimenticato di ricordarle che un Ente che non investe, non cresce. Non solo. Vorremmo comprendere come €.79.370,06 (somme tra l’altro consolidate nei bilanci di previsione) non le hanno consentito di chiudere il bilancio per l’anno 2015! Proseguiamo nella disamina di quanto asserito e certificato dal Sindaco.

Alla luce di quanto sopra è proprio il caso di spiegare al Sindaco ed alla sua compagnia che il D .L. 8 aprile 2013 n.35 prima, ed il D.L.66/14 dopo (tra l’altro correttamente attivato dall’Amministrazione Raffo!)  hanno assicurato una anticipazione di liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili fino al 31/12/2013, al posto di un’attivazione di anticipazione di tesoreria ben più costosa in termini di utilizzo. Bisogna sottolineare che non trattasi di veri e propri “mutui”, basta studiare le norme che ne hanno regolamentato il ricorso, che fanno riferimento a vere e proprie “anticipazioni di liquidità”. Ed a questo punto sorge ovvia una domanda. Le anticipazioni di liquidità a norma dei due D.L., 35 e 66, hanno consentito di pagare i fornitori per fatturati fino al 31/12/2013, consentendo un minor ricorso all’anticipazione di tesoreria. Difatti, l’anticipazione di cassa effettivamente utilizzata è stata la seguente per gli anni a fianco indicati:

Grazie Sindaco per non aver contratto nuovi mutui per sbloccare i pagamenti dei nostri fornitori in un momento di crisi economica generalizzata, ed avere incrementato il costo degli interessi passivi sull’utilizzo di anticipazione di cassa per un utilizzo quasi al massimo dell’accordato!!!! A proposito delle asserite fatture dimenticate nei cassetti può  essere del lavoro degli ultimi tre anni visto che fino al 31/12/2013 tali fatture sono state inserite nei d.l.35 e 44. La guerra continua!!!

  

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