Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 6 maggio 2025.- Il piccolo centro ibleo, la terza  domenica dopo  Pasqua, ogni anno, ritrova  uno  dei   suoi appuntamenti di  prestigio  con  tradizione,  storia  e costume. Si  tratta dei festeggiamenti in onore  di San Vincenzo Martire, protettore di Acate, le cui spoglie mortali, donate  nel 1700 da Papa Clemente XI al Principe di Biscari, Vincenzo Paternò Castello, sono custodite in una settecentesca urna in cristallo di Boemia, sull’altare maggiore dell’omonima chiesa. Una festa caratterizzata, fino a qualche anno addietro, da una grande attrazione, il “Palio”, una spettacolare corsa di  cavalli con fantini  che  si  svolgeva  sul  centralissimo  Corso Indipendenza. La manifestazione, antica per tradizione, era un momento di grande  attrazione, per la sua particolarità e spettacolarità, che  richiamava, per tre giorni, dal venerdì alla domenica, nel centro ibleo, migliaia  di forestieri  provenienti  da  tutta  l’isola. Purtroppo, anni addietro, la presenza di “elementi inquinanti”, legati al mondo delle corse clandestine e le pressanti proteste da parte delle varie associazioni animaliste, hanno indotto le autorità competenti di Pubblica Sicurezza ad annullare il Palio, privando la cittadina iblea, nonostante le vivaci proteste delle autorità locali del tempo e dell’intera cittadinanza, di una importante e prestigiosa attrattiva. Al fine di compensare la perdita del Palio, i vari comitati che si occupano della programmazione e dell’organizzazione dei festeggiamenti hanno introdotto tra gli eventi, numerosi spettacoli equestri per mantenere ancora vivo quel legame storico tra il “cavallo” ed il “Santo”. Secondo la tradizione, infatti, nel 1700 le spoglie del Santo Martire, giunte da Roma, via mare, fino a Scoglitti, sarebbero state scortate dal borgo marinaro fino a Biscari (antico nome di Acate) da un nutrito gruppo di nobili cavalieri. E sempre per ricordare questo evento, un altra grande   attrattiva, rappresentata dal Corteo Storico, con costumi del Settecento, affiancava il Palio. Al fine di non far rimpiangere la fastosità delle feste del passato, nelle nuove edizioni sono state messe in cartellone una serie di iniziative di tutto rispetto. Il programma della festa prevede, infatti, nel corso dei tre giorni, dal 9 maggio all’11, tra l’altro,  sfilate equestri per le vie del centro storico a cura dell’associazione, “I Cavalieri di Biscari”, accompagnati dalla banda, “Città di Acate”, dal maestoso “Ritorno del Corteo Storico”, dal gruppo di tamburi: I Grifoni di Biscari, dai Tamburi Imperiali di Comiso”, e da sfilate di tanti altri gruppi bandistici, equestri e folkloristici oltre agli Sbandieratori. Alle ore 20,00, di domenica 11, invece, solenne processione per le vie cittadine con il simulacro del Santo Martire. Non mancheranno, infine, prestigiose attrattive di intrattenimento e canore con la presenza, venerdì 9 dei “Falsi d’Autore” e del noto cantautore, Povia. Sabato sera, invece, salirà sul palco di Piazza Libertà, Lello Analfino accompagnato dai Tinturia e lunedi una cover dei celeberrimi Lucio Dalla e Lucio Battisti.  Altamente galvanizzato, per l’imminente avvio dei festeggiamenti, il primo cittadino di Acate, l’avvocato Gianfranco Fidone. “E’ già tutto pronto per i festeggiamenti di San Vincenzo Martire:- ha orgogliosamente dichiarato il sindaco- Un ricco programma di eventi tra storia, cultura e musica. Dal 9 al 19 maggio 2025, Acate si anima con una serie di eventi culturali in onore di San Vincenzo Martire, patrono della città. Spicca la Rievocazione Storica della Festa di San Vincenzo, un appuntamento imperdibile che unisce tradizione, spettacolo e identità culturale. Il programma, fitto di iniziative, prevede cortei storici, esibizioni equestri, cabaret e grandi concerti con artisti di caratura nazionale. Gli eventi partiranno sin dal venerdì e il 9 maggio ci sarà una grande serata con un cantautore già vincitore di Sanremo come Povia e con il cabaret dei Falsi d’Autore. Un’apertura che si aggiunge alle serate successive che vedono musica, artisti di alto livello come Lello Analfino e i Tinturia, e tanti appuntamenti nel solco della tradizione e dell’esaltazione della nostra identità come il corteo storico. San Vincenzo rappresenta l’anima, la fede, la devozione di ogni acatese e per questa ragione la nostra comunità sarà assoluta protagonista di eventi folkloristici e religiosi”.

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Di Salvatore Cultraro

Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.

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