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Acate. Gruppo Civico “Insieme”: “Il vice presidente si rifiuta di convocare il consiglio comunale”. Riceviamo e pubblichiamo.

Redazione Due, Acate (Rg), 31 gennaio 2016.- Facendo seguito a quanto precedentemente comunicato, i consiglieri comunali del gruppo civico “Insieme”, avevano intimato al  sindaco ed alla giunta municipale di procedere al pagamento degli stipendi al personale del comune ed alle ditte e cooperative i cui dipendenti assicurano servizi fondamentali per garantire l’ordinaria amministrazione del comune. Non essendo pervenuta alcuna risposta dal sindaco e dagli assessori, i consiglieri comunali, Silvia Terranova e Michele Casì  avevano avanzato una proposta politica al presidente del consiglio comunale  affinchè  procedesse alla convocazione in seduta straordinaria ed urgente del consiglio stesso. Data la condizione di impedimento del presidente, Biagio Licitra per motivi di salute, lo stesso si era attivato telefonicamente chiedendo al vice presidente del consiglio comunale Vincenzo Eterno di procedere lui  alla convocazione del consiglio comunale. Mai avremmo potuto pensare che il vice presidente del consiglio Vincenzo Eterno appartenente al gruppo di “UniamoAcate”, di fedele osservanza degli ordini del sindaco si rifiutasse di procedere alla convocazione del  consiglio per la trattazione di un argomento di fondamentale importanza per i cittadini, aggrappandosi ad un articolo dello statuto (art 20 comma 1:  Il consiglio comunale è convocato dal suo presidente, di propria iniziativa, su richiesta del sindaco o di almeno un quinto dei consiglieri in carica, i quali possono proporre argomenti da inserire all’ordine del giorno). Che, a dire del vice presidente Eterno, non gli consentiva di convocare il civico consesso. Riteniamo a questo punto, prima di spiegare meglio al vice presidente Eterno il contenuto dell’articolo citato di riproporre alla sua memoria il famoso detto siciliano: “leggiri e’ di tutti, capiri e’ di picca”. Torniamo all’infortunio giuridico in cui è incorso il Vice Presidente Eterno,magari su suggerimento di qualche personaggio politico di spicco del suo entourage. Ricordiamo al vice presidente Eterno, al fine di evitargli di chiedere consigli sbagliati, che  il primo organo del consiglio che può convocare, di notte e di giorno, su qualunque argomento, è il presidente del consiglio (in sua assenza passa tutto nelle mani del vice presidente) che esercita un potere autonomo di convocazione a prescindere od anche in assenza totale di richiesta di consiglieri comunali o di giunta. La nostra richiesta di convocazione del consiglio comunale non aveva valore giuridico (carta bollata) ma mirava unicamente a sollecitare il potere libero e autonomo di convocazione del civico consesso da parte del suo presidente (o vice presidente in questo caso) in presenza di argomenti di grande importanza per i cittadini di Acate. A questo punto non si può che prendere atto che il vice presidente, agli ordini del suo sindaco, ed infischiandosene degli interessi dei lavoratori acatesi ha deciso, senza motivazione alcuna, di non convocare il consiglio comunale che ancora una volta avrebbe sancito l’incapacità totale di gestione del comune da parte del sindaco e della giunta.

 

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