29 Aprile 2024

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Acate. “Il cane che abbaia alla luna ”. Nota di risposta del sindaco Giovanni Di Natale agli attacchi di Gianfranco Fidone.

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Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 26 novembre 2022.-  Non si è fatta attendere molto la lunga replica, da parte del primo cittadino di Acate, dottor Giovanni Di Natale, nei confronti dell’avvocato Gianfranco Fidone, momentaneamente unico candidato ufficiale alla carica di sindaco alle prossime amministrative in programma nel primo semestre del 2023. L’avvocato Fidone recentemente aveva fortemente criticato l’operato della Giunta uscente Di Natale. Critiche che logicamente non sono state gradite dall’attuale primo cittadino il quale ha risposto, punto per punto, con un lungo e dettagliato documento che di seguito pubblichiamo.

“Abbaiare alla luna è un’espressione utilizzata con il significato di lamentarsi inutilmente, agitarsi senza scopo, arrabbiarsi contro qualcuno che non è intenzionato ad ascoltare ed espressioni simili; si tratta sostanzialmente di un comportamento che viene attribuito a coloro che fanno qualcosa di inutile, senza alcun effetto. Leggendo il post del novello Narciso, il più bello e il più bravo del mondo, non ho potuto fare a meno di pensare a questo detto. Quando si afferma, con grande enfasi, che questa Amministrazione non ha prodotto nulla in questo mio primo mandato, o si è in malafede o (visto che da molti anni non mette piede ad Acate) si sconosce completamento quanto fatto da questa Amministrazione. Prima cosa fondamentale: siamo usciti dal dissesto appianando 3 milioni e mezzo di debiti, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, anche evitando spese inutili, bollette fantasma e riutilizzando edifici comunali in stato di abbandono. Abbiamo estinto i debiti con la ditta Busso, lasciatoci dalla precedente amministrazione, per un totale di 1 milione e 200 mila Euro e con l’ATO Ambiente per debiti contratti dal nostro Comune dal 2014 al 2018, per un totale di più di 400.000 €. Stiamo appianando il debito con l’Enel. È stata appaltata la raccolta dei rifiuti dopo anni e anni di ordinanze sindacali che prorogavano un servizio che aveva diverse inefficienze. Ad oggi siamo all’ 80% di differenziata e siamo tra i primi in provincia. Abbiamo sistemato le scuole, da molti anni abbandonate (bagni ristrutturati, solai impermeabilizzati, infissi sostituiti, aule nuove, ecc…..) e ripavimentato il viale del cimitero e, a breve, posizioneremo pali di illuminazione fotovoltaici. Stiamo risistemando la rete idrica (difatti non abbiamo più problemi di carenza idrica se non casi sporadici), mettendo anche in sicurezza il serbatoio comunale, e la rete fognaria, ormai fatiscente e non più adeguata al numero di abitanti attuali. Si è provveduto a risistemare il depuratore e a renderlo efficiente e a pulire (operazione mai effettuata) e mettere in sicurezza le vasche di rilancio. Abbiamo abbattuto le barriere architettoniche del Palazzo municipale, realizzando una scivola e installando un ascensore. Dopo anni di completo abbandono, siamo riusciti a mettere in sicurezza la copertura dell’ex istituto del Sacro Cuore e a ristrutturare il piano terra dello stesso che adesso rivive con le attività organizzate dal CISS (Cooperazione Internazionale Sud Sud) in partenariato con il Comune, mirate a tutelare ed aiutare donne e bambini che vivono in condizioni di emarginazione sociale. Ad oggi siamo stati ammessi al finanziamento di più di 7 milioni di Euro per la realizzazione di opere infrastrutturali, con progetti presentati dal nostro Ufficio Tecnico nell’ambito del PNRR: abbattimento e ricostruzione della palestra coperta, per 1,7 milioni di Euro; realizzazione mensa scolastica, per 350.000 €; abbattimento del magazzino comunale e costruzione di un fabbricato su due livelli (piano terra magazzini e primo piano aule scolastiche), per un finanziamento di 2,5 milioni di Euro; rifacimento di due strade consortili (Macconi – foce del Dirillo e Biddine) per 2,5 milioni di €. Siamo in attesa dei decreti per poter iniziare i lavori. Abbiamo partecipato a tanti altri bandi di cui aspettiamo l’esito. A breve inizieremo i lavori per la realizzazione del CCR (Centro Comunale di Raccolta) presso la zona artigianale per un importo finanziato di 1 milione di €. Il CCR oggi vede la sua collocazione provvisoria in un’area dl campo sportivo comunale (al momento inagibile) in cui momentaneamente vengono depositati gli ingombranti per risparmiare sul trasporto, visto che non è conveniente economicamente conferirle dopo ogni ritiro. Un consiglio al novello candidato: la prossima volta che devi fare uno scoop, utilizza foto recenti e non di qualche mese fa, quando la difficoltà a conferire gli ingombranti ha determinato per qualche giorno un eccessivo accumulo di materiale, senza nessun rischio di inquinamento. Mistificatore! Ristruttureremo la camera mortuaria e faremo la pista ciclabile attorno al campetto di atletica, girando dalla circonvallazione ed inoltre rinnoveremo il parco macchine comunali. Certo probabilmente altro si poteva fare. Ma si dimentica che il dissesto e il Covid hanno sicuramente influito sull’attività amministrativa. Anche durante la pandemia siamo stati attivi dal punto di vista sanitario: abbiamo effettuato personalmente e con gli assessori più di 1000 tamponi nei drive-in da noi organizzati in collaborazione con l’ASP. Abbiamo voluto ed ottenuto l’apertura di un centro vaccinale ad Acate e uno a Marina di Acate; si è garantita la salute degli acatesi nei due periodi di Zona Rossa chiudendo i varchi stradali per evitare i contagi con le popolazioni vicine. Abbiamo distribuito beni di prima necessità a chi ne avesse bisogno e garantito un servizio di ritiro farmaci per chi si trovava in isolamento. Per quanto riguarda il concorso per la copertura di 1 posto di Dirigente dell’Ufficio Tecnico e 1 per Comandante dei Vigili Urbani, devo constatare che, ancora una volta, il nostro Messia sconosca alcuni fatti. Un Comune in dissesto non può indire concorsi; prima bisogna uscirne e redigere i bilanci degli anni di default. Il 23 dicembre 2019 viene approvato dal Ministero dell’Interno l’ipotesi di bilancio riequilibrato del nostro Comune. A luglio 2021 il Ministero decretava l’uscita di Acate dal dissesto. Dal 1 gennaio 2020 ad settembre 2022 abbiamo approvato 23 bilanci con tutto quello correlato. Si ricorda che normalmente in un anno si approvano al massimo 3 bilanci (previsione + consuntivo + consolidato). Grazie al lavoro dell’Ufficio Finanziario e del Consiglio Comunale, con la grande disponibilità e responsabilità dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, si è riusciti in brevissimo tempo ad approvare tutti i bilanci. Questo ha comportato, tra l’altro, lo sblocco dei conferimenti (soldi) da parte della Regione e dello Stato. Una boccata di ossigeno. Messi a posto i conti, il 19/10/2022 la Giunta ha deliberato la direttiva per i bandi e il 25 novembre sono stati pubblicati nel sito. Dove sta l’imbroglio? Dovevamo farli prima? Non si poteva. Dovevamo lasciare ancora allo sbando il Corpo dei Vigili Urbani, senza un comandante, e nel precariato l’Ufficio Tecnico? Abbiamo fatto quello che andava fatto, sempre con la politica del padre di famiglia a cui mi sono ispirato in questi anni. Vigilerete? E’ giusto, ci mancherebbe. Ma io sono Giovanni Di Natale e imbrogli ed inciuci non ho mai fatto nella mia vita. Onestà e lealtà sono valori fondanti nel mio percorso quotidiano, ereditati dall’esempio lasciatomi da mio padre, un semplice contadino che, con il suo duro lavoro, tanto mi ha insegnato nella vita. Per tale motivo non permetterò mai a nessuno di mettere in dubbio la mia correttezza morale. Sono abituato a lavorare a testa bassa, senza mai offendere qualcuno. Ho costruito tutto ciò che è stato possibile lavorando insieme miei encomiabili Assessori e agli Uffici competenti. È cieco o miope chi non vede tutto ciò che è stato fatto, mi duole tanto che qualcuno non riconosca il duro lavoro svolto e calpesti l’operato di tutti buttando fango solo perché è ansioso di qualche “like”. Io non sono un politico, ho solo una missione: essere al servizio dei cittadini. È quello che cerco di fare con tutte le mie forze ogni giorno. Tanto dovremo ancora operare per Acate, ne siamo consapevoli e saremo ligi al dovere e al lavoro che continueremo a portare avanti con dignità, professionalità e responsabilità. Un ultima considerazione: a leggere quanto scritto da novello candidato, mi sovviene un altro detto “ U lupu ‘nzoccu opera pensa”. Se questa è la premessa di una nuova era, povera Acate!!!”

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