Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 30 ottobre 2025.- Finalmente dopo anni di pausa, dovuta ad una “denuncia” che aveva stroncato sul nascere la costruzione dell’ennesima struttura natalizia, questa volta in Piazza Matteotti, per “dubbie motivazioni”, bloccando una lunga tradizione acatese legata alla realizzazione di “Presepi Viventi e non”, quest’anno il tradizionale presepe vivente dovrebbe riprendere ad allietare le giornate natalizie del piccolo centro ibleo, grazie all’impegno dell’irrefrenabile, maestro d’Arte, Saro Morando e dei suoi collaboratori con lo, “sta bene”, dell’amministrazione Comunale. “Stiamo lavorando alla realizzazione della grotta della natività in piazza Matteotti- hanno evidenziato  gli organizzatori in una nota pubblica rivolta alla cittadinanza- in quanto desideriamo ricreare la magia e la suggestione del presepe vivente ma abbiamo bisogno anche del vostro aiuto in quanto cerchiamo volontari che vogliano interpretare i personaggi del presepe e contribuire a rendere ancora più autentica e speciale questa tradizione tanto amata dalla nostra comunità”.

 

Di Salvatore Cultraro

Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.

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