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Acate. “La fecondazione eterologa oggi in Italia”.Convegno al Castello a cura della dottoressa Rosaria Guccione.

Redazione Due, Acate (Rg), 27 novembre 2015.- Sabato 28 novembre, alle ore 17,00, presso il castello dei Principi di Biscari ad Acate, si terrà un interessantissimo convegno sul tema, “La fecondazione eterologa oggi in Italia”, a cura della dottoressa Rosaria Guccione. Un evento organizzato con il patrocinio del Comune di Acate, del Kiwanis Club di Comiso e dell’Università degli Studi di Catania, con il contributo della farmacia del dottor Giuseppe Puglisi di Acate. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco di Acate, professore Francesco Raffo e del presidente del Kiwanis Club di Comiso, dottor Giuseppe Raffa, la dottoressa Rosaria Guccione, curatrice del convegno nonchè studiosa di Filosofia Morale, introdurrà i lavori che vedranno la presenza di tre illustri relatori, il dottor  Giovanni Busacca, Dirigente Medico del reparto di Ginecologia dell’ospedale Guzzardi di Vittoria, il quale parlerà della  “Procreazione Medicalmente Assistita (P.M.A.) prima, dopo la Legge 40/2004 e oggi”. Il professore  Giovanni Di Rosa, Ordinario di Diritto Civile nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, il quale relazionerà su “I nodi problematici della disciplina in tema di Procreazione Medicalmente Assistita”. Ed infine il professore Gaetano Vittone, Associato di Filosofia Morale nel Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania che tratterà l’argomento relativo a,  “Etica e diritto alla genitorialità”. La fecondazione eterologa è una delle diverse forme di procreazione medicalmente assistita. Si ricorre a questa tecnica quando uno dei due genitori è sterile e, per arrivare a una gravidanza, occorre usare un gamete, un ovulo o uno spermatozoo, di una terza persona, cioè il donatore. Fino al 2004 in Italia era possibile accedere alla fecondazione eterologa, purché il donatore fosse anonimo e la donazione di ovuli o spermatozoi non avvenisse in cambio di denaro. Nel riordino di tutta la normativa, sfociata nella legge 40, si è deciso di vietare il ricorso alla fecondazione eterologa considerata il preludio a pratiche di eugenetica, ovvero di selezione artificiale dei gameti per ottener bambini “su misura”. L’anno successivo all’approvazione della legge 40, fu indetto un referendum promosso dai Radicali e dai partiti laici di centro-sinistra per abrogare la normativa. In particolare, la fecondazione eterologa era stata inserita nel quesito numero quattro. A causa della scarsità di voti non si raggiunse il quorum e quindi la legge rimase in vigore fino a quando la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa, aprendo di fatto le porte all’utilizzo di questa tecnica anche in Italia. (Nella foto, la dottoressa Rosaria Guccione).

 

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