Redazione Due, Acate ( Rg), 17 maggio 2025- Il fiume Dirillo, o Acate, che attraversa la fertilissima omonima valle sita ai piedi della cittadina iblea  ed intensamente coltivata ad agrumeti, carciofeti, vigneti ed ortaggi in serra, stava rischiando di morire. Causa del suo lento e  continuo degrado, con conseguente distruzione della  fauna e  della flora: i pesticidi usati in agricoltura, la mancanza di alberi e canneti, in  gran  parte abbattuti  per l’allargamento dell’alveo. Eppure il fiume Dirillo riveste una notevole importanza per la provincia di Ragusa,  non solo  perchè ne segna il confine con quella di Caltanissetta, ma  soprattutto perchè, per le sue dimensioni e per quelle del suo bacino idrico, costituisce una importantissima emergenza ambientale. Purtroppo la pressione antropica che si è esercitata sul bacino (coltivazioni intensive, massiccia  presenza di serre ed abusivismo edilizio) ha compromesso  seriamente le peculiarità naturalistiche che ancora oggi lo caratterizzano. Un grande patrimonio, ambientale, storico e paesaggistico, caratterizzato dalla presenza di importanti stazioni di transito per  la  fauna  migratoria, di  zone per la riproduzione della tartaruga Carreta- Carreta, di una ricca flora fluviale e di numerose vestigia del passato, che stava rischiando,  quindi, inesorabilmente di essere perso. La parte del suo lungo percorso, il Dirillo, infatti, si snoda per circa 50 chilometri dal Monte Lauro al Mediterraneo, maggiormente compromessa, è quella compresa tra il Ponte del Mulino Vecchio e la foce, in pieno territorio  acatese. Grandi quantità di rifiuti di ogni  genere, plastica, contenitori di  pesticidi, carcasse di animali e scarti della produzione agricola, galleggiano sull’acqua formando spesso  delle vere e proprie dighe. Una fine indubbiamente  indecorosa per quello che è stato nell’antichità uno dei più importanti fiumi della Sicilia, decantato da Plinio, da Silius Italicus e da altri noti autori. Come documentato, infatti, dalla grande quantità di reperti archeologici raccolti in tutti questi anni, lungo il suo corso, sugli altopiani e sulle colline che lo fronteggiano c’è stato un continuo addensarsi di vita in tutti i periodi storici. La sua portata, inoltre, in passato dovette essere considerevole tanto che il geografo Camillo Camiliani, nella sua opera: “Descrizione della Sicilia”, edita nel XVII secolo, parlando  del Dirillo così lo descrive: “le acque di questo besteriano commodamente per sessanta galere…”. Oggi però qualcosa di positivo, fortunatamente, incomincia a muoversi, alimentando speranze di risoluzioni definitive. L’Assessorato Regionale all’Agricoltura, retto da Salvatore Barbagallo, infatti, ha stanziato altri tre milioni di euro (la seconda parte dei sei previsti), per il completamento di importanti lavori di manutenzione straordinaria e pulizia del fiume Dirillo, per la parte ricadente nel  territorio di Acate. Obiettivo degli interventi straordinari, quello di ripristinare l’efficienza idraulica del corso d’acqua e prevenire il rischio di esondazioni come avvenuto purtroppo negli ultimi anni con gravi danni all’agricoltura locale. L’iniziativa, come confermato dal sindaco Fidone e dal consigliere comunale Simone Caruso, si deve al vicesindaco Gianfranco Ciriacono, il quale, oltre a seguire direttamente I lavori, recentemente ha anche organizzato presso la Biblioteca Civica della cittadina iblea, una conferenza stampa con la presenza dello stesso assessore regionale Barbagallo. «Questo lavoro di regimentazione dell’alveo del fiume Dirillo – ha dichiarato il vicesindaco Ciriacono – metterà in sicurezza le aziende agricole e tutti coloro che operano lungo questo tratto di fiume. È un intervento atteso da tempo, necessario per tutelare il lavoro, l’ambiente e la sicurezza della nostra comunità».

“Insieme a tutta l’amministrazione comunale- ha evidenziato il primo cittadino Gianfranco Fidone- ho accolto ad Acate l’Assessore Regionale all’Agricoltura Barbagallo, alla presenza, fra gli altri, della Presidente della Provincia Maria Rita Schembari e degli Onorevoli Ignazio Abbate, Giorgio Assenza e Nello Dipasquale e di numerosi sindaci e amministratori di Licodia Eubea, Mazzarrone, Gela e Caltagirone. È stato un momento storico per Acate e per tutto il territorio, con la consegna dei lavori, per circa 6 milioni di euro, di regimentazione delle acque del fiume Dirillo. Trattasi di lavori fondamentali per la sicurezza del territorio e delle aziende agricole che rappresentano il cuore pulsante della nostra economia e c’è il segno tangibile della straordinaria attenzione della Regione per Acate”. Ma la “rinascita” del fiume Dirillo e la risoluzione dei suoi “antichi” problemi, non finisce qui. Il sindaco Fidone ha infatti dato notizia di un altro importantissimo finanziamento e relativo intervento riguardante questa volta la Foce del corso d’acqua. “Grazie al finanziamento di  95mila euro- ha anticipato il primo cittadino- ottenuto per la bonifica della foce del fiume Dirillo, potremo finalmente intervenire per riqualificare un’area di grande valore ambientale e paesaggistico. Un passo importante per tutelare il nostro territorio e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini”.

 

Di redazione due

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