15 Maggio 2024

ITALREPORT

Quotidiano on-line

Acate. La Rosa Nera dell’Organo della Chiesa di San Vincenzo.

3 min read

Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 31 marzo 2024.- “Una rosa di sera non diventa mai nera”. Recitava così un brano musicale presentato il 4 luglio del 1967 nel corso del programma canoro, “Un Disco per l’Estate”, da Gigliola Cinquetti, intitolato “La Rosa Nera”. Ma la rosa nera esiste o no? E’ un dubbio questo che arrovella tutti a partire dai floricoltori. Il testo del brano musicale, interpretato dalla Cinquetti, intendeva lanciare, più che altro, un messaggio importantissimo, ovvero che “nonostante tutto il male del mondo, la speranza non può  e non deve morire, proprio come una rosa che quando scende il buio non cambia il suo colore”. Ma il giallo, al di la del bellissimo messaggio, resta sempre anzi si infittisce ancor di più osservando attentamente una rappresentazione pittorica, questa volta molto più antica, risalente addirittura al XVII secolo, presente sul bellissimo Organo della seicentesca chiesa di San Vincenzo, Tempio che custodisce, sul suo altare maggiore, in una urna di cristallo di Boemia, le spoglie mortali dell’omonimo Santo Martire.  L’Organo, collocato nella navata destra, nello spazio del transetto, è senza dubbio uno dei pezzi più pregiati dell’antico Tempio. La cantoria si compone di pannelli decorati con motivi floreali policromi, che nella composizione dei fiori e nelle bordure si diversificano l’uno dall’altro. Incuriosisce, inoltre, tra le rose, dipinte la presenza, proprio, della “rosa nera “, un sogno che da sempre ha avuto l’uomo. Ma quella che sembrava inizialmente una “fantasia”,  ed uno dei tanti messaggi lanciati tramite testi di brani musicali, è risultata, invece, essere una realtà. La “rosa nera” esiste davvero. A confermarcelo è una notizia apparsa recentemente sul Web, riferita alla città turca di Halfeti, patria delle rose nere. “Le rose nere di Halfeti- si legge, infatti,-  sono un tesoro naturale originario della regione di Halfeti, nella provincia di Şanlıurfa. Queste rose crescono lungo le rive del fiume Eufrate, in un ambiente caratterizzato da terreni minerali particolarmente ricchi e da una marcata concentrazione di sali nel suolo. È proprio questa combinazione unica, insieme al clima caldo e secco della regione, che conferisce alle rose questo colore così intenso e singolare”. Queste rose non sono solo, una splendida rarità e un tesoro botanico, ma anche espressione  di bellezza rara in quanto il loro fascino unico suscita grande interesse e curiosità tra gli amanti delle piante. Da oggi in poi quindi, quando ammireremo il bellissimo pannello floreale che orna l’artistico Organo della chiesa di San Vincenzo Martire ad Acate, soffermandoci sulle particolari ed enigmatiche “rose nere” rappresentate tra gli altri motivi floreali, non penseremo più che si sia trattato di un “capriccio” dell’artista che lo dipinse il quale, pensavamo, che avesse voluto stupire gli osservatori rappresentando qualcosa di “misterioso” e di inesistente invece ora, alla luce di questa notizia, ci viene il dubbio che l’artista fosse realmente a conoscenza già da allora, dell’esistenza di queste rose dal colore particolare. Ora sappiamo, con certezza, che: la “Rosa Nera” esiste davvero.

Copyright ITALREPORT © All rights reserved - ItalReport è edito in Italia, iscritto nell’elenco stampa del Tribunale di Ragusa con il numero 03 del 2014 e ha come Direttore Responsabile Giovanni Di Gennaro. Per qualsiasi segnalazione, abuso o correzione di articoli contattaci: redazione@italreport.it | Newsphere by AF themes.
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
RSS
Follow by Email