Site icon ITALREPORT

Acate. L’Acqua della Diga del Ragoleto e “l’Ossessione senza fine” del Partito dello “S-fascio”. Comunicato dell’amministrazione comunale. Riceviamo e pubblichiamo.

Redazione Due, Acate (Rg), 12 agosto 2017.- In riferimento alla notizia di una richiesta dell’On. Vanessa Ferreri al Commissario ed al Direttore del Consorzio di Bonifica di Ragusa, avente come oggetto: “richiesta di chiarimenti su immissione, segnalata da alcuni cittadini, nella condotta idrica comunale di acqua proveniente dalla Diga del Ragoleto”, ci corre obbligo chiedere chiarimenti. “La notizia della missiva su carta intestata del regio palazzo dei Normanni dell’On. Ferreri- ha ironicamente commentato il Sindaco, prof. Franco Raffo- mi ha riportato alla memoria un noto trhiller: “Ossessione senza fine” ed altri pregevoli capolavori dei maestri del cinema, Dario Argento ed  Alfred Hitchcock, che mi saranno utili per meglio capire la personalità di determinati soggetti. E’ ormai noto a tutti che ci troviamo alla fine del travagliatissimo percorso che ci porterà alla sistemazione definitiva in primis del Depuratore di c.da Canale  e poi dell’eliminazione delle pompe di sollevamento, delle vasche di raccolta dei liquidi fognari e dei pozzi neri, altamente inquinanti e, purtroppo, situati nel centro abitato. Un’altra grande conquista, Regione e Burocrazia permettendo, come ben dovrebbe sapere l’On. Ferreri che ormai alloggia nelle stanze di Federico II da cinque anni, è quella relativa alla definitiva messa in “moto” del Potabilizzatore: strumento di estrema importanza, acquistato nel 2008 per circa un milione di euro e lasciato per dieci anni nel più totale abbandono, anzi destinato  alla rottamazione, nel silenzio omertoso dei noti soggetti. La nostra filosofia, invece, è quella di valorizzare tutto ciò che può essere utilizzato. Così, grazie alla nostra testardaggine, siamo riusciti a rimettere a regime il Potabilizzatore  e in questi giorni stiamo effettuando le necessarie prove. Ma, al primo segnale di un percorso virtuoso, rivoluzionario, forse ritenuto impossibile, ecco spuntare il partito dello “s-fascio”, con la consueta persecuzione maniacale, come già avvenuto in occasione della prima immissione sperimentale dell’acqua della Diga. Pensate, totale indifferenza di questi odierni “misandri” sul problema dell’acqua, sul 65% in meno di risorse idriche in Sicilia, sulla qualità dell’acqua che da decenni viene distribuita nelle case degli acatesi per usi civici: mai nessuno ha chiesto, quantomeno, le analisi del prezioso liquido. Le preoccupazioni, del tutto infondate, nascono nel momento in cui gli Amministratori hanno la fortuna, il coraggio e l’intelligenza di “conquistare” una Diga. Costata immensi sacrifici per ottenere la insperata concessione dell’ENI e la preziosa collaborazione dei Dirigenti e Impiegati del Consorzio. Questa storica vittoria ci permetterà di risolvere gran parte dei problemi idrici e di offrire ai cittadini acqua più idonea alle loro esigenze e, al più presto, anche potabile. Faccio presente all’On. Ferreri che non era necessario andare a Palermo a prendere un foglio dell’Assemblea regionale per scrivere al Consorzio di Bonifica, sarebbe bastato chiedere informazioni ai Tecnici del Comune, i quali stanno seguendo con grande impegno, scrupolo e  competenza tutti i vari passaggi. A noi sta veramente a cuore la salute dei Cittadini e lavoriamo 18 ore al giorno, ma non certo a colpi di carta Bollata o patinata. Colgo l’occasione per ricordare all’On. Ferreri ed ai suoi amici dello “s-fascio” che le  competenze sulla raccolta, conferimento e discariche dei Rifiuti  sono della Regione e degli Enti regionali, quali Ato-Srr, e non certo del Sindaco. Come non è competenza di un Sindaco garantire l’acqua ai cittadini, bensì ad altri carrozzoni appositamente creati dalla Regione quali: l’Ato Idrico e gli Ati. Eppure lavoriamo senza polemiche e piagnistei, facendo ciò che altri dovrebbero fare. Le ricordo con orgoglio che un mio progetto regionale, l’unico portato a compimento in Sicilia e risalente a circa venticinque anni addietro, ha permesso, ed ancora oggi permette, che il 90% delle acque piovane di Acate non va al mare bensì alimenta le falde acquifere nel sottosuolo. La Sicilia potrebbe galleggiare nell’acqua se…Ne faccia tesoro nell’imminente campagna elettorale regionale. Ai cittadini di Acate e della Sicilia non potrà parlare solo delle denunce al Sindaco di Acate o di Dario Argento ed  Alfred Hitchcock”.

L’Amministrazione Comunale

Exit mobile version