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Acate. Movimento 5 Stelle: le motivazioni del No alla Riforma Costituzionale ed il perché della non presenza alla seconda seduta del consiglio comunale.

Redazione Due, Acate (Rg), 7 novembre 2016.- Un pubblico attento e qualificato quello che ha preso parte, sabato pomeriggio, all’incontro-dibattito “No, grazie – 30 buone ragioni per dire no alla riforma costituzionale”, organizzato dal Movimento 5 Stelle di Acate presso i locali del Circolo di Conversazione di Piazza Libertà. Esaustivi e dettagliati gli interventi dei due principali relatori, la dottoressa Rossella Angirillo e l’avvocato Carmelo Giurdanella i quali hanno analizzato nei minimi dettagli sia il testo del quesito che verrà proposto agli elettori il prossimo 4 dicembre in occasione del Referendum Costituzionale e sia i quarantasette articoli della Costituzione soggetti a modifica da parte del Governo, evidenziando le motivazioni che hanno spinto il Movimento 5 Stelle ad esprimersi per il NO. I lavori sono stati aperti dal presidente del Circolo, l’avvocato Daniela Morando la quale , dopo aver portato i saluti di tutti i soci, ha puntualizzato il fatto che il Circolo, essendo apolitico ed apartitico, si è semplicemente limitato a mettere a disposizione degli organizzatori, su richiesta, i locali di Piazza Libertà. Quindi è intervenuto il consigliere comunale pentastellato, Lucia Carnemolla che ha introdotto e sintetizzato l’argomento tema della serata. La deputata regionale, Vanessa Ferreri si è invece soffermata sull’estrema importanza del Referendum e sulle sue eventuali conseguenze criticando il fatto che lo si stia facendo apparire come una consultazione pro o contro Renzi. Al termine delle esposizioni ne è seguito un interessantissimo dibattito tra il pubblico presente ed i relatori. “Ringraziamo il Circolo di Conversazione di Acate- hanno tenuto a dichiarare, in una nota, i responsabili locali del Movimento 5 Stelle- per la disponibilità e la presenza e soprattutto ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato. Il Movimento 5 Stelle è sempre presente, perché quando si intraprende una battaglia bisogna combattere andando soprattutto nei luoghi dove siete abituati a vederci: fra la gente. Aldilà dell’esito del Referendum siamo l’unica forza politica che da Roma ad Acate si spende per portare avanti le nostre ragioni”. “Scendere in piazza- ha aggiunto il consigliere comunale Giovanni Occhipinti- informare i cittadini quanto più possibile e sostenere tutte le nostre ragioni per portare avanti la vitale battaglia a difesa della Costituzione è l’obiettivo che ci siamo posti. Questo è il secondo evento che stiamo dedicando alle ragioni del nostro NO al Referendum Costituzionale, dopo quello di sabato scorso caratterizzato dalla presenza in Piazza Matteotti, sempre ad Acate, del Vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio e ne seguiranno ancora tanti altri con la presenza anche di nostri deputati regionali. Occasioni dal duplice scopo: approfittare delle Piazze piene per parlare non solo della Riforma ma anche dei problemi quotidiani e personali che assillano i cittadini”. Ma le esternazioni del consigliere comunale Occhipinti non si limitano solo alle questioni legate strettamente al Referendum Costituzionale. Nel corso della sua breve dichiarazione rilasciata ad Italreport ha voluto chiarire anche le motivazioni che hanno indotto i cinque consiglieri comunali pentastellati di Acate a disertare la seconda seduta del recente consiglio comunale. “Nel corso della prima seduta abbiamo assicurato la nostra presenza mentre erano assenti il sindaco ed i consiglieri del suo gruppo politico tanto da far mancare il numero legale ed annullare la seduta. Si trattava di un consiglio, drammatico dove si doveva semplicemente prendere atto, per legge, di un vertiginoso aumento dei tributi a causa della recente dichiarazione dello stato di dissesto del nostro comune . Su questo argomento, infatti, il consiglio comunale non potrà più minimamente intervenire o modificare qualcosa per i prossimi cinque anni”. “Essere tutti presenti- ha concluso il consigliere Occhipinti- sarebbe stato, quindi, un gesto di grande responsabilità, quantomeno simbolico. E noi, pur consapevoli che gli aumenti, anche se imposti dallo Stato, sono la conseguenza dell’operato dell’amministrazione Raffo, siamo stati presenti alla prima seduta. Naturalmente, dopo il comportamento dei consiglieri di Raffo, non ci siamo presentati alla seconda seduta per una scelta politica. Non può essere sempre il Movimento 5 Stelle, seppure l’unica forza d’opposizione più compatta, a garantire la regolarità dei consigli comunali. E’ giusto che il sindaco Raffo ed i suoi consiglieri si prendano le proprie responsabilità”.

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