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Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 14 novembre 2024.- Sotto il governo di Guglielmo Raimondo Castello, la Baronia di Biscari ebbe un rilevante sviluppo, compreso quello agricolo che la portò a produrre grandi quantità di grano. Come evidenziato nei volumi della “Real Cancelleria”, si nota la vendita di ben ottocento salme di grano, così suddivise: quattrocento alla città di Catania e quattrocento alla Regia Curia di Palermo. Questo contribuì a rafforzare l’amicizia e la stima nei confronti di Guglielmo Raimondo Lo Castello, da parte del Re Carlo V, raggiungendo l’apice quando il Re gli concesse, con un apposito decreto, il titolo di nobile. “Allo spett.le Don Guglielmo Raimondo De Castello, Barone del Biscari, Carlo e Giovanna (madre di Re Carlo)….te dunque, diletto nostro…di antica origine regale, che con generosità per noi e per i nostri genitori che hanno governato ti sei prodigato con molti servigi…ti reputiamo degno di meriti e prima ancora di onori, nonchè legati d’antica amicizia, volendo principalmente che il presente nostro privilegio valga per tutti i tempi futuri e per la tua discendenza…con decreto con tutta la nostra autorità regale, eleviamo all’onore, grado e stato di nobiltà, facciamo, creiamo, costituiamo e decoriamo, col titolo di nobile e da questo momento e per sempre ti si deve chiamare Don Guglielmo Raimondo e così devono essere chiamati in perpetuo i tuoi figli e successori nella predetta baronia….Dato nella città di Genova giorno 8 aprile, VI ind. dall’anno dell’Incarnazione del Signore 1533, XIII del nostro impero,….” Il regio privilegio fu registrato nella città di Messina il 5 maggio 1533. (Archivio di Stato di Palermo-Conservatoria del Regno- Mercedes-n.123. Tratto dal volume di don Rosario Di Martino, “Biscari ed il suo Martire che sorride”).

Un privilegio che “Don Guglielmo Raimondo Castello”, potè godersi solo per pochi mesi, infatti, il 19 dicembre 1533, cessò di vivere.

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Di Salvatore Cultraro

Nato ad Acate. Nel 1986, ha conseguito la specializzazione quale Educatore per disabili in età evolutiva. Dal 1988 dirige il Centro di differenziazione didattica per disabili di Acate. Giornalista pubblicista, dal 1984 al 1990 ha collaborato con il Giornale di Sicilia di Palermo, dal 1991 al 2003 con la Gazzetta del Sud di Messina e dal 2004 al 2008 con la Sicilia di Catania. Nel 2009 ha diretto la redazione giornalistica dell’emittente televisiva locale “Free TV” di Comiso. Inoltre ha diretto il periodico "I 4 Canti" e dal 2001 al 2009 ha tenuto Corsi di Giornalismo presso le scuole elementari e medie di Acate e Vittoria. Appassionato di storia locale, negli anni Ottanta ha pubblicato alcune sue ricerche sulla presenza nel territorio di Acate di alcuni importanti siti rurali risalenti al periodo geco-romano e medioevale. Nel dicembre del 2013 ha dato alle stampe, unitamente al prof. Antonio Cammarana di Acate, un volumetto sull’antico Lavatoio Pubblico di contrada “Canale”.

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