Acate. “Nella vigna ci sono tanti predicatori ma pochi zappatori”. Nota del sindaco Raffo.
3 min readRedazione Due, Acate (Rg), 2 ottobre 2017.- “Ho partecipato recentemente all’ Assemblea presso la “Tenda” di Vittoria, simbolo della libertà e della lotta di “liberazione” dalle “Caste” agroalimentari e dalla politica assente, per portare la mia solidarietà e quella della comunità acatese ad un noto imprenditore, fatto oggetto di un criminoso atto intimidatorio, che non può passare sotto silenzio in una società civile. Arrivano messaggi inaccettabili nei confronti di chi lavora, rischia, investe, impegna la sua intelligenza, le poche risorse di cui dispone per vivere, creare ricchezza e dare lavoro. L’assemblea, organizzata dai Movimenti Riscatto, Altra Agricoltura e Donne No Aste, gli unici che eroicamente resistono e con coraggio difendono imprese e lavoro, oltre al Sud cancellato dalla Carta geografica, è stata ricca di spunti e di interessanti proposte. Nel mio breve intervento, ho ribadito la ferma volontà di continuare e di porre tutte le Istituzioni di fronte alle loro responsabilità, che sono tante. Lo dobbiamo agli uomini e alle donne, tante, della “Tenda”, tenace presidio del Territorio e dei valori delle nostre comunità, in primis il lavoro e l’agricoltura. Ho espresso la mia solidarietà e la vicinanza al “nostro” imprenditore e ai Movimenti, che rimarrà tale e sempre, a prescindere dalle mie presenti o future appartenenze politiche. Ho rappresentato le mie perplessità, come evidenziato in una mia recente intervista a La Sicilia: “Vedo nella vigna tanti predicatori, ma pochi zappatori”. Vedo trionfare l’arte del politichese, del nulla per il nulla, del non cambiamento “perché tutto rimanga come prima”. Insomma solamente vuote e inconsistenti esercitazioni retoriche. Ho riaffermato il convincimento che per l’Agricoltura siciliana e il lavoro ci vogliono decisioni forti ed autorevoli, tenuto conto che, purtroppo, siamo lontani dai centri di potere. Quindi la necessità di una continua mobilitazione e di proposte concrete e coraggiose. Già nel Convegno di Marina di Ginosa lanciai una forte provocazione: la ricostituzione del Regno delle Due Sicilie, non già per riportare sul trono i Borboni, bensì il Popolo Meridionale e dare voce, forza e potere al popolo e a chi lavora. La rivendicazione nasce dalla consapevolezza che a Bruxelles abbiamo tanti Metternich, che ci considerano una semplice “espressione geografica”. Una Sicilia vocata al Turismo e piena di illuminati imprenditori e di produzioni agroalimentari e vitivinicole di primaria eccellenza, ma schiacciata da tanti “Patti” e Accordi con Paesi esteri, non può rimanere la “grande assente” al tavolo delle decisioni. Nell’ultimo Accordo euro-cinese, addirittura, abbiamo assistito alla cancellazione dell’Italia da Roma in giù. Intollerabile. Significa che la “battaglia della Tenda” deve continuare e con rinnovato ardore. E il Proclama di Marina di Ginosa va portato avanti. Come anche le proposte serie e concrete a cui stanno lavorando i Movimenti per salvare le Aziende, creare le condizioni per rilanciarle e ritornare al lavoro. Le soluzioni, quindi, ci sono, ma ci vuole volontà politica e ferma determinazione. Rivedere i Patti, far scattare le Clausole di Salvaguardia e gli interventi a favore degli agricoltori, è possibile. E non ci vogliono secoli. Quando c’è la volontà, basta poco. I Consigli dei Ministri convocati di domenica o di notte ce lo confermano. Eliminare gli embarghi alla Russia e ad altre realtà e aprire i mercati che privilegiano i nostri prodotti già sarebbe un segnale importante. Conveniamo che forse dobbiamo alzare lo sguardo e parlare direttamente con Jean-Claude Iuncker e/o con Phil Hogan. Oppure con Angela Merkel? In extremis, ci rimane Vladimir Putin. Semplici provocazioni o divagazioni letterarie? Ai Posteri…”
Il Sindaco
Prof. Franco Raffo