Acate. Obblighi Regi per Guglielmo Raimondo Castello per la fondazione di “Biscari”.
1 min readSalvatore Cultraro, Acate (Rg), 17 ottobre 2023.- Quando il Barone Guglielmo Raimondo Castello decise di costruire il villaggio di Biscari, dovette rispettare alcune disposizioni regie obbligatorie per tutti i baroni che volevano fondare un villaggio. Per prima cosa costruire un Castello, quindi una o due Chiese, un numero imprecisato di abitazioni, da mettere a disposizione di chiunque volesse abitare nel villaggio, e almeno un mulino ed un frantoio. Il Barone, inoltre, sempre secondo le disposizioni di Legge, doveva concedere agli abitanti del villaggio, l’uso dell’acqua e la possibilità di raccogliere la legna. Guglielmo Raimondo Castello dovette rispettare pienamente tutti questi obblighi tanto che, come ci informa l’emerito parroco di Acate don Rosario Di Martino nella sua opera, “Notamento dell’antiqua Patronanza dello Biscare”, il villaggio di Biscari ebbe un notevole incremento demografico. “ A distanza di circa novanta anni, nel 1584 si contavano a Biscari 150 maschi dai 18 ai 50 anni, 173 maschi sopra i 50 anni, 286 femmine di ogni età e in più i bambini maschi”. Dai “riveli” del 1584 si evince anche il notevole incremento dell’allevamento del bestiame. “Cavalli e Giumente di sella e bardo n.43. Bovi e vacche aratorie n. 330. Valore beni stabili onze 5.978, tarì 29, grana 5. Valore beni mobili onze 5116, tarì 6, grana 1”. (Archivio di Stato di Palermo, La Gancia- Tribunale del Real Patrimonio n. 1838- riveli dell’anno 1584).