Mentre sono in corso le assemblee dei bancari per l’approvazione dell’ipotesi d’accordo contrattuale si acuisce la tensione all’interno della Banca Nazionale del Lavoro. Infatti l’Azienda ha dato una triste comunicazione alle Organizzazione Sindacale relativa alla mancata volontà di riconoscere ai dipendenti il premio di produttività 2014, nonostante l’impegno profuso dal Personale.

Pronta la reazione sindacale: “Ed allora si va allo sciopero”

Ecco il testo del comunicato unitario diffuso dalle Organizzazioni Sindacali ai dipendenti:

“In data odierna la Banca ha informato le scriventi Segreterie di Coordinamento Nazionale DIRCREDITO FABI FIBA-CISL FISAC-CGIL SINFUB UILCA Banca Nazionale del Lavoro – BNPParibas che non ci sono le condizioni economiche che consentono l’erogazione del Vap relativo al 2014. Questa decisione, inaccettabile e vergognosa, è stata respinta con forza. Una dichiarazione, quella aziendale, che arriva dopo il pagamento degli incentivi e dei premi discrezionali nonché dei bonus manageriali, rimarcando in questo modo la volontà dell’Azienda di procedere unilateralmente alla determinazione e composizione del salario. L’Azienda mortifica le lavoratrici e i lavoratori che con impegno e responsabilità hanno consentito, fino ad oggi, di affrontare e superare le tante situazioni difficili. Nelle intenzioni aziendali, i dipendenti dovrebbero continuare a pagare le scelte sbagliate di un Top Management incapace di assumersi le proprie responsabilità. Questa decisione iniqua contro le lavoratrici e i lavoratori rappresenta un drammatico cambiamento di politica aziendale che, se confermata, determinerà una profonda modifica delle relazioni industriali. Le scriventi OOSS proclamano lo stato di agitazione in tutto il Gruppo BNL, in attesa di ulteriori indicazioni che verranno tempestivamente comunicate. Roma 20 maggio 2015”

(Nella foto: Enzo Marino della Segreteria Coordinamento FABI Gruppo BNL-BNPParibas)

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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